giovedì 31 gennaio 2008

Si sta oltrepassando il segno!

Da Telecolore.it:

Discarica si, discarica no. Continua il braccio di ferro a distanza tra la Provincia di Salerno, il Comune di Caggiano e le amministrazioni locali della Basilicata, sulla realizzazione di una discarica a Serra Arenosa. La nota del commissario per l’emergenza rifiuti De Gennaro, anticipata ieri dalla Regione Basilicata, ma inoltrata solo oggi alla Provincia di Salerno, non escluderebbe del tutto la possibilità di utilizzare il sito (indicato dal Consiglio provinciale a dicembre) per consentire la chiusura della discarica di Serre. Secondo l’assessore all’Ambiente della Provincia di Salerno, Angelo Paladino, si tratterebbe esclusivamente di una richiesta di valutazioni dopo l’incontro del commissario con i sindaci di Caggiano e Vietri di Potenza. «Siamo venuti in possesso soltanto oggi di questa nota del commissariato - questo il commento di Paladino - ieri si è verificata una forzatura da ambienti lucani che hanno anticipato il documento all’Ansa parlando di vittoria e di sito inidoneo. Non è di questo che si tratta, basta leggere quanto scritto da De Gennaro per capirlo. Ci hanno semplicemente comunicato dell’incontro avvenuto nelle scorse settimane e delle valutazioni espresse alle quali sta rispondendo l’Università di Salerno, nello specifico il professor Belgiorno». Di tutt’altro avviso, invece, il sindaco di Caggiano che ha replicato seccamente a Paladino. «Non si è trattato di una semplice comunicazione - questo il pensiero di Giovanni Caggiano, sindaco di Caggiano, in una intervista al Tg di Telecolore - allegata alla nota di De Gennaro c’è anche una relazione di un tecnico del commissariato, Leonello Serva, che ribadisce l’inidoneità di Serra Arenosa ad ospitare una discarica. E poi dobbiamo finirla con queste dichiarazioni che io non riesco a comprendere. C’è un gioco politico alle spalle. Da oggi in poi non replicherò più all’assessore Paladino. Non capisco come mai continui a fare dichiarazioni su Serra Arenosa visto che il Presidente della Provincia, Angelo Villani, in un incontro a Palazzo Sant’Agostino, ci aveva detto di essere l’unico interlocutore autorizzato ad esprimersi sulla vicenda».

Ormai la tracotanza indefessa, e perfino stucchevole, dell'assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno, Angelo Paladino, sta sforando i limiti! Ci chiediamo, semplicemente, quale prodigiosa alchimia possa inventarsi l'ingegner Belgiorno, già autore, insieme all'ingegner D'Acunzi, della irrisoria relazione tecnica che dette il via libera alla scelta della Provincia (consultabile a fianco e smontata, rigo per rigo, dalla contro-relazione del professore, e geologo, Ortolani...), la quale non affrontava minimamente i nodi geo-ambientali della questione, da noi sottolineati fino alla nausea. Davvero si pensa che i tre vincoli oggettivi, sistemici e strutturali (sismicità di primo grado, vicinanza ai centri abitati, fenomeni di carsismo) recepiti dalla massima carica decisionale in tema di rifiuti in Campania, il commissario De Gennaro, siano aggirabili in una qualche maniera? La strenua resistenza di Paladino comincia pesantemente a puzzare di marcio...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ACCANIMETO TERAPEUTICO DELL'ASSESSORE PALLADINO
La politica per anni non ha deciso facendo incancrenire le situazioni. Oggi in piena emergenza si prendono decisione che potranno essere determinanti per il futuro di intere generazioni. La politica in tempo di emergenza deve prendere decisioni impopolari ma razionali.
Si alle discariche per risolvere l'emergenza. Ma nel caso di Serra Arenosa siamo difronte ad un organo politico che ha preso una decisione sbagliata. Qui non siamo difronte ad una manifestazione di popolo irrazionale ma ben ragionata. Dal punto di vista ambientale il sito di Serra Arenosa è inidonio.
La politica deve saper ascoltare il popolo e capire le ragioni....
E'evidente che nel lungo termine le popolazioni colpite da questa decisione politica dovranno trarne le conseguenze: 1) alle elezioni provinciali resistere alle sirene del potere e far confluire i voti su un partito equidistante dagli attuali schieramenti; 2) le popolazioni potranno decidedere di passare con un referendum alla Regione Basilicata.
Ps. l'acqua potabile che arriva a Salerno proviene anche dalla zona Serra Arenosa diciamo ai cittadini salernitani che con questa discarica l'acqua sarà inquinata.
Cordiali Saluti
Gianluigi i Briganti Pacifisti

Anonimo ha detto...

gia.. diciamolo.. e a voce alta cosìcchè anche ai "piani superiori" arrivi la nostra voce!

Anonimo ha detto...

a tutti capita di poter sbagliare perche no anche alla provincia di salerno, ma con questo accanimento da parte dei vertici della provincia anche chi finora non ha voluto credere nella malafede la cosa comincia a puzzare...più dei rifiuti!!

Termovalorizzatori, la vera alternativa?

Il termovalorizzatore è un impianto che fa parte della mitologia, non della realtà: è la mistificazione pubblicitaria dell’inceneritore a recupero energetico, cioè un inceneritore che impiega il calore sviluppato nell’incenerimento dei rifiuti per produrre calore ed elettricità.
La definizione di termovalorizzatore dovrebbe essere quella di una centrale elettrica che produce energia termica ed elettrica per cogenerazione bruciando come combustibile i rifiuti. Non serve scomodare i più grandi ingegneri e professori del mondo, basta uno studentello accorto per smentire questa definizione: è fisicamente impossibile che esista un impianto simile.

Cerchiamo di capirne qualcosa:
http://files.meetup.com/206766/GrilloNewsgiugno.pdf



La gestione a freddo dei rifiuti

Nell’ambito delle iniziative legate alla Quarta Giornata Mondiale contro l’Incenerimento dei Rifiuti, promossa dalla coalizione mondiale GAIA, la Rete Nazionale ”Rifiuti Zero” e Greenpeace Italia pubblicano la traduzione del rapporto di Greenpeace Gran Bretagna: "GESTIONE A FREDDO DEI RIFIUTI. Lo stato dell’arte delle alternative all’incenerimento per la parte residua dei rifiuti municipali”.

Cliccando sul link lo si potrà consultare in versione integrale:
http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/gestione-rifiuti-a-freddo.pdf