mercoledì 30 gennaio 2008

Le prime reazioni politiche... e quelle popolari....

L'assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno, Angelo Paladino, ha rilasciato all'Ansa queste dichiarazioni: «Ho appreso soltanto da una agenzia di stampa la notizia che il commissario De Gennaro ha deciso di non realizzare la discarica provinciale del salernitano presso la già individuata località Serra Arenosa, ubicata nel territorio comunale di Caggiano. Al momento non abbiamo ricevuto al riguardo alcuna comunicazione ufficiale. Non può che farmi piacere apprendere che il commissario De Gennaro autonomamente abbia deciso la delocalizzazione del sito individuato precedentemente dal Consiglio provinciale di Salerno. Ciò potrebbe significare che anche in futuro il commissario De Gennaro, in virtù dei poteri straordinari conferitigli, potrebbe indicare i siti idonei in provincia di Salerno dove aprire le discariche».

Il caro Paladino, colpito nell'orgoglio e nelle facenti funzioni, dovrebbe capire che il commissario De Gennaro non ha agito "autonomamente" o perchè sceso dalle nuvole, bensì perchè, durante il richiamato vertice dell'11 gennaio scorso, il sindaco di Caggiano, Giovanni Caggiano, ed i rappresentanti istituzionali lucani (Regione e Provincia di Potenza), sospinti dalla mobilitazione dei comitati civici, hanno prodotto, al cospetto dei tecnici del Commissariato, adeguata documentazione geo-ambientale e normativa sui punti contestati, come riportato nel precedente post (lì dove, a guardar bene, siamo stati abili profeti nel rimarcare il dato della sismicità come preponderante...) che racconta la vicenda. Il buon De Gennaro, avuta coscienza della macroscopica evidenza delle questioni poste, ha soltanto tirato le ovvie conseguenze. Ne prenda atto assessore Paladino, in fondo è facile quasi come indicare, non verificare i requisiti tecnici di una scelta, votare, ripulirsi la coscienza, lavarsene le mani, fare finta di nulla e non avere nemmeno uno straccio di interesse nel seguire le evoluzioni, per altro sempre rese pubbliche, della situazione che s'è determinato a creare!

LA DEMOCRAZIA E' (anche...) QUESTO!


Di tutt'altro tenore, ovviamente, le dichiarazioni rilasciate, sempre all'Ansa, da Vito De Filippo, Presidente della Giunta lucana, e Vincenzo Santochirico, assessore regionale all'Ambiente: «La comunicazione del Commissario De Gennaro recepisce le osservazioni critiche mosse dal Governo regionale della Basilicata». De Filippo e Santochirico hanno, inoltre, sottolineato che la Basilicata «ha sempre affermato la necessità di un rigoroso rispetto dell'autonomia regionale, di una puntuale applicazione delle leggi vigenti, nonchè di una irrinunciabile e necessaria cooperazione fra Stato e Regioni».

p.s: le foto qui riportate riguardano due scene avvenute stamattina, 31 gennaio 2008, quando, a seguito delle positive comunicazioni emanate nel pomeriggio di ieri dal commissario De Gennaro, un nutrito assembramento di cittadini caggianesi e vietresi, fra cui i sindaci delle due comunità, si è riunito spontaneamente, e simbolicamente, presso la cava di Serra Arenosa, con lo scopo di discutere, commentare gli eventi delle ultime ore ed attendere la troupe del Tg3 Basilicata, il cui spazio d'apertura è stato dedicato, nell'edizione pomeridiana, alla (semi) risoluzione della nostra vicenda, nonostante le disperate acrobazie dialettiche ancora tentate, attraverso le colonne de "Il Mattino" e dopo la pilatesca dichiarazione all'Ansa sopra richiamata, dall'assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno, Angelo Paladino. Nella immagine a fianco, in particolare, vediamo una calorosa, e felicitante, stretta di mano intercorsa fra il sindaco di Caggiano, Giovanni Caggiano, ed il sindaco di Vietri di Potenza, Giuseppe Pitta.

Attendiamo con piena fiducia gli estremi sviluppi...


3 commenti:

Anonimo ha detto...

sono davvero felice!!!
orgogliosa e felice.
questo dovrebbe insegnarci tanto..
innanzitutto che l'unione fa la forza .. sperando che sarà cosìanche in tante altre battaglie piu o meno importanti che ciascun paese dovrà portare avanti..
vedere i cittadini tutti uniti per il solo bene del paese (e non per altri interessi politici ed economici - o quantomeno, in primis gli interessi del paese tutto) mi inebria di allegria.
grazie a tutti.

Anonimo ha detto...

Straquoto anzi straripiamo tutti nel fiume a pasquetta al posto della'immondizia!!!
Straripiamo !!
E soprattutto non facciamo morire il comitato che potrebbe cosi come è nato ora aderire a ZERO WASTE.
Consumismo? WASTA MO'!
Crescita infelice? WASTA MO!
Bevande nella plastica? WASTA MO'!
Sacchetti di plastica? Wasta MO!
Indifferenziata? WASTA MO!

Anonimo ha detto...

l'idea di pasquetta è ottima! se io mi trovo giu in quel periodo, non mancherò!!!!!!!!!!!!!

Termovalorizzatori, la vera alternativa?

Il termovalorizzatore è un impianto che fa parte della mitologia, non della realtà: è la mistificazione pubblicitaria dell’inceneritore a recupero energetico, cioè un inceneritore che impiega il calore sviluppato nell’incenerimento dei rifiuti per produrre calore ed elettricità.
La definizione di termovalorizzatore dovrebbe essere quella di una centrale elettrica che produce energia termica ed elettrica per cogenerazione bruciando come combustibile i rifiuti. Non serve scomodare i più grandi ingegneri e professori del mondo, basta uno studentello accorto per smentire questa definizione: è fisicamente impossibile che esista un impianto simile.

Cerchiamo di capirne qualcosa:
http://files.meetup.com/206766/GrilloNewsgiugno.pdf



La gestione a freddo dei rifiuti

Nell’ambito delle iniziative legate alla Quarta Giornata Mondiale contro l’Incenerimento dei Rifiuti, promossa dalla coalizione mondiale GAIA, la Rete Nazionale ”Rifiuti Zero” e Greenpeace Italia pubblicano la traduzione del rapporto di Greenpeace Gran Bretagna: "GESTIONE A FREDDO DEI RIFIUTI. Lo stato dell’arte delle alternative all’incenerimento per la parte residua dei rifiuti municipali”.

Cliccando sul link lo si potrà consultare in versione integrale:
http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/gestione-rifiuti-a-freddo.pdf