martedì 19 febbraio 2008

La Provincia va in Commissariato e Paladino smorza i toni... Giorni decisivi...

Indichiamo gli ultimi due articoli (cliccare sulla dicitura "primo link" che riguarda l'articolo del 18/02; cliccare sulla dicitura "secondo link" che riguarda l'articolo del 19/02) che La Gazzetta del Mezzogiorno ha pubblicato a proposito del caso-Serra Arenosa.

Riguardano l'annunciato, e nuovo (eufemismo!), studio di fattibilità presentato dall'ingegnere Vincenzo Belgiorno, per la Provincia di Salerno, al Commissariato straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania, nella giornata di lunedì 18 febbraio, affinchè il commissario De Gennaro possa esprimere la propria decisione finale avendo in mano anche la posizione della Provincia di Salerno. In esso sono state ribadite (primo link), senza vergogna nè ravvedimento, le valutazioni già contenute nella famigerata, ed incompetente, relazione tecnica, sulla quale si basò l'indicazione di Serra Arenosa da parte della Provincia. Ma, a parte ciò, vi consigliamo di leggere le odierne dichiarazioni (secondo link) rilasciate dall'ineffabile Angelo Paladino, assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno. Egli ri-mescola, ancora una volta, le carte, e, forse perchè accortosi di essere divenuto indifendibile, non dimostra la solita fiducia in se stesso e nelle proprie azioni, anzi appare piuttosto titubante, evasivo e confuso, atteggiamento che per noi potrebbe rappresentare un segnale definitivamente positivo dopo due mesi di passione.

Da segnalare come l'assessore Paladino, nel primo dei due articoli in oggetto, si permetta d'ironizzare sul professor Ortolani, cioè una delle poche persone che ha dimostrato, e non solo in questa occasione, seria professionalità ed attenzione alle prerogative, ed ai diritti, dei territori e delle persone. Veramente deplorevole, ma non ci stupiamo più di nulla.

CONTINUIAMO A VIGILARE, LA LOTTA PERMANE SERIA E INTRANSIGENTE!



Termovalorizzatori, la vera alternativa?

Il termovalorizzatore è un impianto che fa parte della mitologia, non della realtà: è la mistificazione pubblicitaria dell’inceneritore a recupero energetico, cioè un inceneritore che impiega il calore sviluppato nell’incenerimento dei rifiuti per produrre calore ed elettricità.
La definizione di termovalorizzatore dovrebbe essere quella di una centrale elettrica che produce energia termica ed elettrica per cogenerazione bruciando come combustibile i rifiuti. Non serve scomodare i più grandi ingegneri e professori del mondo, basta uno studentello accorto per smentire questa definizione: è fisicamente impossibile che esista un impianto simile.

Cerchiamo di capirne qualcosa:
http://files.meetup.com/206766/GrilloNewsgiugno.pdf



La gestione a freddo dei rifiuti

Nell’ambito delle iniziative legate alla Quarta Giornata Mondiale contro l’Incenerimento dei Rifiuti, promossa dalla coalizione mondiale GAIA, la Rete Nazionale ”Rifiuti Zero” e Greenpeace Italia pubblicano la traduzione del rapporto di Greenpeace Gran Bretagna: "GESTIONE A FREDDO DEI RIFIUTI. Lo stato dell’arte delle alternative all’incenerimento per la parte residua dei rifiuti municipali”.

Cliccando sul link lo si potrà consultare in versione integrale:
http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/gestione-rifiuti-a-freddo.pdf