sabato 16 febbraio 2008

Cambia il piano De Gennaro: non ri-aprirà nessuna delle vecchie discariche, perchè inidonee. Finalmente un gesto di responsabilità!

Da un estratto (con nostri incisi in grassetto) de Il Corriere del Mezzogiorno di sabato 16 febbraio:

Il calcolo di previsione che il commissario per l'emergenza, il prefetto Gianni De Gennaro, provò a elaborare al momento del suo insediamento mirava a sfondare il tetto di 1 milione di tonnellate (ma non, come furbescamente ipotizzava Paladino, da depositare in una o due mega discariche soltanto, bensì indicando questa concreta cifra complessivamente, da smaltire in 4-5 discariche di media grandezza; in questo senso basta consultare l'originario piano De Gennaro, da noi precedentemte riportato, anche se ormai divenuto, quasi del tutto, carta straccia, come sarà chiaro nel prosieguo del presente articolo, ndr) da smaltire in cento giorni, in coincidenza con la fine del suo mandato. Ora, la portata si riduce (probabilmente si attesterà sulle 700 mila tonnellate, considerando l'andamento di raccolta attuale e sottolineando come si stiano stringendo i contatti con due associazioni tedesche impegnate nello smaltimento dei rifiuti, Itad e Bde, le quali hanno ricevuto una richiesta ufficiale per smaltire, tramite incenerimento, 200 mila tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania, ndr). Non solo. Infatti, De Gennaro punta ad aprire le discariche provinciali nel più breve tempo possibile, data l'imprecisione delle valutazioni pregresse (lasciate in eredità dalla precedente struttura commissariale, ndr), attestanti la bonifica e/o l'idoneità dei vecchi siti (che si prevedeva, appunto, di utilizzare secondo il piano De Gennaro, ndr), nei quali è stato, invece, impossibile operare alla luce dei preoccupanti esiti scaturiti dalle nuove analisi (con lo stesso commissario che, in una dichiarazione all'Ansa, è stato costretto ad ammettere che avevano ragione le locali popolazioni nel protestare, ndr). De Gennaro preferisce la riservatezza, ma sarebbero soprattutto le condizioni in cui versa Lo Uttaro, il sito di Caserta già posto sotto sequestro, a suscitare inquietudine. "A Montesarchio - dice De Gennaro - ho dovuto revocare l'ordinanza poichè è emerso un rischio statico dell'invaso. Ad Ariano Irpino (quasi a voler smentire, inconsapevolmente, le recenti dichiarazioni dell'assessore Paladino, il quale aveva giustappunto nominato Difesa Grande, nel territorio di Ariano Irpino, oltre che dimostrando, ancora una volta, come dei dati tecnici, ambientali e geologici, dalle parti del Commissariato, nonostante le deroghe, se ne tiene adeguatamente conto, ndr) ho disposto delle analisi ed è emerso che oltre a franare, la discarica è anche inquinata. A Villaricca mi accorgo che la capacità residuale è di appena 10 mila tonnellate e, fatti velocemente i calcoli, non mi conviene spendere soldi per uno spazio tanto insufficiente". A questo punto, diventa non solo necessario, ma improcrastinabile aprire nuovi invasi: "Chiuso il discorso con le vecchie discariche - affonda il commissario - dato che le carte che abbiamo trovato segnalavano situazioni ben diverse rispetto a quello che abbiamo effettivamente rinvenuto dopo aver eseguito i nostri esami, compresi i carotaggi obliqui e le analisi del terreno, non ci resta che aprire le nuove discariche provinciali" (ricordiamo che, secondo la legge 87/07, esse sarebbero da edificare a: Savignano Iripino (Av), Sant'Angelo Trimonte (Bn) e Terzigno (Na); il caso di Serre (Sa), è diverso: essa è già attiva ed è in fase di esaurimento; infatti, nella stessa legge 87, si demandava alla Provincia di Salerno d'individuarne un'altra in sua sostituzione: come tutti sappiamo, in tale ottica, è stata indicata Serra Arenosa, Caggiano (Sa); per quel che riguarda la discarica provinciale da ubicare nel territorio casertano, infine, nella legge 87 non v'è traccia, nè menzione, alcuna, ndr). Prosegue De Gennaro: "Tra una settimana incominceremo a lavorare a Savignano Irpino. Quindi, avvieremo Sant'Arcangelo Trimonte, nel Sannio, dove mi recherò martedì prossimo per incontrare i rappresentanti locali. Poi toccherà a Terzigno. Successivamente esamineremo quale discarica aprire nel Casertano e quale nel Salernitano". Per Savignano, De Gennaro ha già firmato gli atti amministrativi, c'è il progetto definitivo ed è stato modificato anche il provvedimento per gli espropri. "In due mesi - precisa - spero di poter occupare progressivamente sia Savignano che Sant'Arcangelo, giacché si tratta di siti capaci, rispettivamente, di accogliere 700 mila e 450 mila tonnellate". Per Terzigno, infine, è pronto lo studio di fattibilità del ministero dell'Ambiente.

6 commenti:

Un Sito Sbagliato ha detto...

«È positivo che finalmente, un rappresentante delle istituzioni, parlo del commissario De Gennaro, riconosca che i cittadini che protestavano per le discariche avevano ragione e che non si trattava di quella che ormai molti si ostinano a definire sindrome Nimby, non nel mio giardino». Il presidente della commissione ambiente Tommaso Sodano, della Sinistra Arcobaleno, così commenta le decisioni di De Gennaro rispetto alla riapertura di alcune vecchie discariche in Campania. «Positivo soprattutto che si sia stabilito il metodo dell'ascolto delle popolazioni coinvolte. Avevamo detto che quelle discariche non potevano essere riaperte e ora anche De Gennaro riconosce che non è possibile, è troppo pericoloso. Mi auguro che si studino ora soluzioni più serie», aggiunge Sodano.

Un Sito Sbagliato ha detto...

«La presa di posizione del commissario De Gennaro rappresenta un gesto responsabile, dove anche in piena emergenza si tiene, finalmente conto, del rispetto della salute della gente». Così Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, commenta le dichiarazioni del commissario Gianni De Gennaro sulla rinuncia ad aprire le vecchie discariche per gravi irregolarità dal punto di vista tecnico. «De Gennaro prosegua in questa direzione, unica strada per riacquistare la fiducia dei cittadini senza la quale difficilmente si può realizzare un ciclo integrato dei rifiuti», aggiunge Buonomo. Per il presidente regionale di Legambiente «ora però è fondamentale che le verifiche e le parole del Commissario non rimangano lettera morta. In tempi brevi quelle discariche devono essere messe in sicurezza e bonificate. Solo in questo modo i cittadini avranno la prova concreta che si sta cambiando registro nella gestione dell'emergenza rifiuti in Campania».

Un Sito Sbagliato ha detto...

Circa tremila persone, secondo le stime delle forze dell'ordine, stanno partecipando alla manifestazione di protesta promossa dal comune di Savignano Irpino (Avellino) contro la realizzazione di una discarica provinciale individuata in contrada Pustarza destinata, secondo quanto deciso dal super commissario De Gennaro ad accogliere 700mila tonnellate di rifiuti. Alla manifestazione hanno aderito i sindaci di Ariano Irpino, della Valle del Cervaro (Montaguto, Greci, Villanova, Zungoli) e della vicina Provincia di Foggia (Banni, Monteloene, Accadia, Orsara, Anzano). Non si sono registrate tensioni e tanto meno incidenti. Simbolicamente i sindaci giunti in contrada Purstarza, hanno circondato una trivella che dovrebbe cominciare i lavori di carotaggio nei prossimi giorni. Amministratori e cittadini chiedono di localizzare la discarica in uno dei siti prescelti dalla Provincia di Avellino, denunciando la beffa di una nuova discarica che si trova a tre chilometri da quella definitivamente chiusa, e dichiarata inquinata, di Difesa Grande.

Un Sito Sbagliato ha detto...

"Il commissario De Gennaro finalmente riconosce quello che da anni denunciamo, che le discariche in Campania vanno bonificate e non riaperte, perchè vere e proprie bombe ecologiche stracolme di veleni." Lo afferma Francesco Caruso, del Gruppo parlamentare Rifondazione Comunista-Sinistra Europea. "Insieme ai cittadini di Montesarchio, di Ariano Irpino, di Caserta -aggiunge- abbiamo preso le manganellate perchè colpevoli solo di affermare le stesse verità che solo ora il commissario straordinario afferma di esserne venuto a conoscenza, malgrado centinaia di dossier, di documenti, di testimonianze consegnate negli anni dai comitati civici." "Si abbia finalmente il coraggio di rovesciare radicalmente il piano dei rifiuti, incentrandolo non sull'incenerimento, ma sulla raccolta differenziata. E le istituzioni e il commissariato chiedano scusa a quei cittadini che per anni hanno denunciato inascoltati il disastro ambientale compiuto nelle discariche di Difesa Grande, Lo Uttaro e Tre Ponti, a Montesarchio".

Anonimo ha detto...

dovremmo unirci a loro!

Un Sito Sbagliato ha detto...

Certo che dovremmo unirci a loro e far sentire vibratamente le nostre motivazioni, ma non dimentichiamo che si tratta di due situazioni differenti: nei casi in oggetto, le discariche erano già state utilizzate per decenni e quindi i terreni che le hanno ospitate sono, purtroppo, irrimediabilmente danneggiati, quindi andrebbero bonificati altro che riaperte le discariche. E De Gennaro va in questa direzione, come visto, e come confermato da Legambiente e Rifondazione Comunista (cioè due forze che dell'ambientalismo fanno una bandiera e che possono, finalmente, godere un riconoscimento delle loro posizioni); mentre, nel nostro caso, si tratterebbe di prevenire alla fonte, inidoneità tecniche alla mano, la scellerata scelta della Provincia di Salerno. In ogni caso, la lotta seria, ragionata ed intransigente paga sempre!

Termovalorizzatori, la vera alternativa?

Il termovalorizzatore è un impianto che fa parte della mitologia, non della realtà: è la mistificazione pubblicitaria dell’inceneritore a recupero energetico, cioè un inceneritore che impiega il calore sviluppato nell’incenerimento dei rifiuti per produrre calore ed elettricità.
La definizione di termovalorizzatore dovrebbe essere quella di una centrale elettrica che produce energia termica ed elettrica per cogenerazione bruciando come combustibile i rifiuti. Non serve scomodare i più grandi ingegneri e professori del mondo, basta uno studentello accorto per smentire questa definizione: è fisicamente impossibile che esista un impianto simile.

Cerchiamo di capirne qualcosa:
http://files.meetup.com/206766/GrilloNewsgiugno.pdf



La gestione a freddo dei rifiuti

Nell’ambito delle iniziative legate alla Quarta Giornata Mondiale contro l’Incenerimento dei Rifiuti, promossa dalla coalizione mondiale GAIA, la Rete Nazionale ”Rifiuti Zero” e Greenpeace Italia pubblicano la traduzione del rapporto di Greenpeace Gran Bretagna: "GESTIONE A FREDDO DEI RIFIUTI. Lo stato dell’arte delle alternative all’incenerimento per la parte residua dei rifiuti municipali”.

Cliccando sul link lo si potrà consultare in versione integrale:
http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/gestione-rifiuti-a-freddo.pdf