sabato 2 febbraio 2008

Napoli Antagonista si Autorganizza!

Da Infoaut.org del o1/02:

Monnezza in piazza Plebiscito, in cinquemila sfilano per Napoli!

Altro silenzio, molto più interessato, è quello che si è susseguito durante tutta la giornata di oggi. I media coprono l'imbarazzo di un potere messo alla berlina, illegittimato dall'organizzazione dal basso dei cittadini. Mentre giornali e uffici stampa strombazzano l'evento della "domenica ecologica della raccolta differenziata" che si terrà domenica prossima, con un sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, propenso nell'impresa disperata di amicarsi gli ultimi illusi, cinquemila persone hanno sfilato per le strade di Napoli, dietro un tir di diciassette metri, carico di rifiuti differenziati raccolti dai cittadini. Nelle ultime settimane, nella citta partenopea, sono sorti punti di raccolta differenziata, organizzati da cittadini e comitati di quartiere, il che non ha potuto che rappresentare un enorme smacco verso quelle istituzioni prodighe, nei loro infausti intenti, a porre fine all'emergenza. Il corteo regionale è partito da piazza del Gesù alle ore 18, composto da centri sociali, comitati di quartiere, presidi contro discariche e inceneritori, sindacati di base, movimento dei disoccupati e "Rete campana salute e ambiente", con il dichiarato obiettivo di scaricare il tir carico di rifiuti davanti alla Prefettura, in piazza Plebiscito, luogo altamente simbolico della città di Napoli. La tensione, ma anche la rabbia dei cittadini, è palpabile fin dai primi passi del corteo. Nei pressi della Questura il tir viene bloccato dalla Digos: il camion non può entrare in piazza Plebiscito, le forze dell'ordine vogliono evitare che i rifiuti vengano lasciati dinnanzi al Palazzo del Governo. Polizia e manifestanti si raffrontano: alcuni giovani rovesciano dei cassonetti dell'immondizia, vengono scanditi slogan contro le forze dell'ordine, sacchetti dell'immondizia volano sulla testa del cordone in assetto anti-sommossa, le prime file del corteo spingono, nasce qualche tafferuglio. Ogni sacchetto dell'immondizia viene portato a mano dai manifestanti in piazza Plebiscito, saltando la polizia e lanciando un chiaro segnale alle istituzioni ed ai suoi burattini: istituzioni e politici come parte del problema, autorganizzazione popolare come soluzione.

Cip6: una brutta faccenda...

Da Ansa.it:

Era stata una delle ragioni che aveva spinto le società in corsa per la costruzione del termovalorizzatore di Acerra a gettare la spugna, mandando deserto il bando scaduto pochi giorni fa. Ora l'ordinanza del Presidente del Consiglio, Romano Prodi, che ripristina le agevolazioni tariffarie (Cip6) per la vendita dell'energia prodotta dagli inceneritori campani potrebbe spingere le due aziende in corsa, A2A e Veolia, a riconsiderare la questione. "Il ripristino degli incentivi - fanno notare fonti a delle società potenzialmente interessate al progetto - è sicuramente una cosa molto importante". Le aziende, viene spiegato, non hanno alcuna intenzione di lavorare in perdita, per di più in un contesto sociale molto difficile. La decisione presa in finanziaria (su proposta e pressione della sinistra radicale, ndr) di escludere dai contributi Cip6 l'energia prodotta dagli impianti di termovalorizzazione autorizzati ma non realizzati (come sono quelli campani), aveva reso gli investimenti non remunerativi e spinto gli operatori a uscire. "A quel punto - viene spiegato - partecipare non sarebbe stato più conveniente". (il profitto ovviamente non può essere mai sacrificato, il diritto alla salute, invece, sì!, ndr) Basterà l'ordinanza di Prodi sul Cip6 (un provvedimento che fissa prezzi incentivati per l'energia prodotta da fonti rinnovabili e assimilabili, rendendone così più remunerativa la produzione) a ravvivare l'interesse per i tre termovalorizzatori che si vogliono costruire? Molto dipenderà dal bando. Il precedente, sottolinea chi l'ha esaminato, conteneva delle criticità per le aziende. "Le alte fideiussioni richieste, ad esempio, hanno sì il compito di scoraggiare la partecipazioni di organizzazione malavitose alla gara ma rischiano di essere troppo gravose anche per le aziende in regola". E poi l'interlocutore per i pagamenti: "per le aziende è difficile accettare che siano i singoli Comuni a pagare per lo smaltimento dei rifiuti. Serve un interlocutore unico e solvibile quale potrebbe il Commissario straordinario o la Regione".

Così ha duramente replicato, dalle colonne di Liberazione, alla vicenda appena riportata, Tommaso Sodano (Presidente della Commissione Ambiente del Senato, Rifondazione Comunista).

Sotto il governo Prodi la politica era riuscita, con enorme fatica e dopo durissime battaglie dentro la stessa maggioranza, ad abolire la truffa dei Cip6, ingenti finanziamenti erogati a petrolieri e inceneritori, pagati dai cittadini con un "contributo" nella bolletta della luce sotto la voce: contributo per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Credevano di finanziare ricerca sul solare e l'eolico e invece pagavano le fonti più obsolete ed inquinanti che esistono. Ce l'avevamo fatta. Oggi lo stesso Prodi, in totale disprezzo di una legge del Parlamento votata sotto il suo governo, ha emesso un'ordinanza di protezione civile per derogare ed ammettere ai contributi Cip6 non uno, ma ben tre inceneritori. Acerra, naturalmente, un altro a S.Maria la Fossa e il terzo, finora neanche progettato, a Salerno, senza lo straccio di un piano regionale rifiuti. Naturalmente il tutto ammantato dalla cosiddetta "emergenza" rifiuti che va avanti da 14 anni. Sgombriamo il campo dall'equivoco che su Napoli e Campania sta travolgendo l'ambientalismo "reo" di aver combattuto gli inceneritori: abbiamo accettato Acerra, perché la situazione è ormai tale da rendere la costruzione di quell'inceneritore indispensabile. Ma perché deve essere finanziato con una truffa ai danni dei cittadini? Perché altri due inceneritori? Per seppellire per sempre la raccolta differenziata? Gli imprenditori dell'incenerimento, una lobby potentissima, non sostengono che si tratta di un affare vantaggioso? E hanno bisogno dell'assistenza dello Stato per le loro imprese? Hanno bisogno che la gente creda che producono un sacco d'energia e non emettono diossina, per carità! Prodi ha utilizzato l'ordinanza di protezione civile che per sua natura può avere vita limitata: ma i contratti Cip6, però, durano 10 anni. Oggi, di fronte a questa ordinanza di Prodi, che è stato commissario europeo e sa bene che l'Europa ci ha richiamato al dovere molte volte sulla questione dei rifiuti, nel corso di una crisi dagli esiti incerti, ho visto la lobby ricompattata e pronta ad azzannare: l'attacco era iniziato a "Porta a Porta", mercoledì sera, con Casini e Franceschini che promettevano inceneritori a volontà. Si vergogni, presidente del Consiglio, e ritiri immediatamente la sua illegale ed ingiustificata ordinanza. Volete fare gli inceneritori? Non chiedete soldi alla gente dicendo che vi servono per l'energia pulita.

Chissà...

"E continua la querelle sulla discarica a Caggiano. Mentre il sindaco, Giovanni Caggiano, è convinto che la nota di De Gennaro sia un chiaro no all'utilizzo di Serra Arenosa, l'assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno, Angelo Paladino, ritiene che le reazioni siano state "fuorvianti". "Nei prossimi giorni - annuncia - invieremo le nostre risposte tecniche, stilate dal professor Vincenzo Belgiorno dell'Università di Salerno, al commissario De Gennaro. Poi sarà lui a decidere."

dal Corriere del Mezzogiorno

TRAETENE VOI LE CONCLUSIONI!

Una dialettale visione poetica 2

Pubblichiamo un altro componimento (o meglio, due significativi estratti dalla poesia "Appì-ccia r fùoch") del compagno Mimmo Pucciarelli, scritto qualche giorno dopo la decisione della Provincia di Salerno che indicava in Serra Arenosa il sito dove realizzare la futura discarica provinciale. Mimmo si trovava a Caggiano ed ha avuto modo di osservare le convulsioni, e le mobilitazioni, della nostra comunità, seguendo, anche ora, dalla Francia, la nostra protesta.

Appì-ccia r fùoch, (
Accendi il fuoco,)
ca la m-nnezz n’arriva n’ganna (che l'immondizia ci arriva in gola)
e lu chiand n la pò-t fermà. (
e il pianto non la può fermare.)

“N’ m facit cchiu mal,
("Non mi fate più male)
la terra mia vòl sul candà, (
la mia terra vuole soltanto cantare,)
e puté cangià r culur, (
e poter cambiare di colori,)
ra na stagion a n’à-ta”. (
da una stagione all'altra".)

Caggiano, Natale 2007





Una dialettale visione poetica...

Pubblichiamo una suggestiva poesia di Mimmo Pucciarelli, nostro compaesano e compagno che abita a Lione, in Francia, pur venendo spesso a Caggiano, e che riflette e lotta, da almeno trent'anni, sulla questione ecologista e la sua inestricabile connessione con la speranza di immaginare, e realizzare, un altro mondo possibile. La sua lotta è la nostra lotta.
p.s: per i non caggianesi, dato che il nostro dialetto risulta piuttosto ostico a farsi comprendere pur se noi lo adoriamo, abbiamo messo accanto ad ogni verso la traduzione in italiano.


Lu pazziarie-ll r lu viend. (Il giochino del vento).


Vind-cingh ànn fa (Venticinque anni fa)
Era già hruoss (ero già grande)
Ma t-nìa semb l’uocchï (ma avevo già gli occhi)
R nu criatur (di un bambino)

Nu iour-n (un giorno)
Ca era sòpa lu cuastiedd (che ero al Castello)
e ‘uardava li iardì-n (e guardavo i Giardini)
Osservando con meraviglia
cò-m l’uòmm-n (come gli uomini)
avìa-n p-ttnà-t la tèrra (avevano arato la terra)
e li cùlu-r ca n’éran assù-t (e i colori che ne erano usciti)
v-rie-tt n’avuccìe-dd tutt ìangh (vidi un uccello tutto bianco)

I, ca ne m’à-gg mai m-bàrat (Io, che non ho mai imparato)
Li nò-m r s crìatu-r (i nomi di questi bambini)
Ca tanta tiemb fà (che tanto tempo fa)
Han parlat pur c nu sand (hanno parlato pure con un santo)
M’à-gg ammarav-glia-t (mi sono meravigliato)
E à-gg penza-t: (E ho pensato:)

«Ma uàrda nu pòch (Ma guarda un pò)
cche bellè-zz ca tenì-m (che bellezze che abbiamo)
sòpa s st mundà-gn!» (su questa montagna!)

Ed allora da uomo moderno
Cresciuto nella seconda metà del ventesimo secolo
Armai la mia macchina fotografica
Sperando che "quell’uccello bianco"
Mi si avvicinasse
Come la direzione del suo volo
Me lo faceva sperare.

Con l’occhio chiuso nel mio obiettivo
Scrutavo, ansimante, aspettando di poter scattare
Quella che pensavo sarebbe risultata una foto unica.

Ma rò-pp nu pòch r tiemb (ma dopo un pò di tempo)
M’accùrgie-tt (mi accorsi)
Ca quèdda cosa iàngh (che quella cosa bianca)
N’abbùlava cò-m n’avucìedd (non volava come un uccello)
Ca quèdd ca m’eran sembrà-t r’ascèdd (che quelle che mi erano sembrate ali)
N z’ muvìa-n… (non si muovevano)

Era lu viend (Era il vento)
Ca n zape-nn che fà (che non sapendo cosa fare)
S sfà-ntasìava cch na bùsta r plastica (giocherellava con un busta di plastica)
Che una mano insensibile aveva lanciato

cchiè-na r menne-zz ìnda la dùrrupa (piena d'immondizia dentro il dirupo)
cò-m facià-n l’antìgh (come facevano gli antichi)
quànn na cosa era tutta cùnzuma-ta (quando una cosa era tutta consumata)
e n putìa serv cchiù à n-sciùn (e non poteva servire più a nessuno)

L’altro giorno sono andato di nuovo
a contemplare
li ìardin (i Giardini)
Prò-bbri do’ era iù-t tant’ann fà (proprio dove ero andato tanti anni fa)

Ed ho notato

Ca lu viend cundïnua a s sfantasià (che il vento continua a divertirsi)
Cch stu pazziarie-ll ca cu le tiemb è diventat (con questo giochino che con il tempo è diventato)
Na ventraiola sana r tanta culur (una girandola intera di tanti colori)
Che altre mani insensibili
Hanno continuato a regalargli in tutti questi anni…

Caggiano, Luglio 2007

venerdì 1 febbraio 2008

La posizione ufficiale della Provincia di Salerno

Da www.provincia.salerno.it:

Si trasmette, in allegato, la nota integrale inviata, mercoledì 30 gennaio u.s., al Presidente della Provincia di Salerno e firmata dal Commissario per l'emergenza rifiuti in Campania, Gianni De Gennaro. La nota fa riferimento all'incontro tenutosi a Napoli in data 11 gennaio scorso al quale hanno preso parte le seguente Istituzioni: il Commissario Delegato; il Sindaco di Caggiano; l'Assessore regionale della Basilicata; il Vice Presidente della Provincia di Potenza. (Scarica la nota) La Provincia di Salerno non è stata invitata a partecipare. Dalla nota emerge che il Commissario non ha espresso alcuna decisione, contrariamente a quanto riportato dalla stampa, sulla individuazione della discarica di Caggiano. De Gennaro ha semplicemente chiesto ulteriori chiarimenti alla Provincia di Salerno sulla base di quanto riferito e documentato dai soli presenti alla riunione. Tali chiarimenti saranno forniti nei prossimi giorni a seguito di relazione tecnica predisposta dal professore Belgiorno e dai suoi collaboratori.

Niente di nuovo rispetto a quanto dichiarato dall'assessore all'Ambiente, Angelo Paladino. Per quanto ci riguarda, valgano le considerazioni espresse ieri nel post "Si sta oltrepassando il segno!". Segnaliamo inoltre, come già ricordato dal sindaco di Caggiano, Giovanni Caggiano, che la Provincia continua ad ignorare l'allegato alla nota del commissario De Gennaro, già di per sè esplicativa nel recepire i tre punti. Ovvero le valutazioni d'inidoneità del sito di Serra Arenosa espresse da un tecnico del Commissariato, Leonello Serva.

Modifiche e valutazioni del/sul piano De Gennaro...

Da Repubblica.it e da AdnKronos, con avvertenza che il piano del commissario De Gennaro, come specificato in passato, non riguarda direttamente Serra Arenosa, bensì la risoluzione dell'emergenza rifiuti in Campania. Ma, leggendo fra le righe, oltre ad apprezzare le indispensabili valutazioni tecniche (a differenza di taluni che vorrebbero farne carta straccia...), fra l'altro ancora in corso, che hanno portato, ad esempio, a rimettere in discussione alcune delle indicazioni originarie, si noti, in particolare, la sezione riportata in grassetto. Rappresenta, a nostro modesto parere, una ulteriore, dopo i tre vincoli d'inidoneità recepiti, seppure indiretta e generale, valutazione negativa, fornita dal commissario, rispetto ad un caso come quello di Serra Arenosa (la quale, giustappunto, rientra fra la categoria delle ipotetiche discariche provinciali...).

"Napoli - Va avanti, con importanti modifiche, il piano del commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania, Gianni De Gennaro. Prosegue con accertamenti tecnici sui siti e sulle discariche già individuati, tali che, dopo una prima ricognizione, viene escluso il riutilizzo della discarica sannita di 'Treponti', nel comune di Montesarchio (Bn), e ribadito l'uso del sito di stoccaggio provvisorio per le ecoballe dell'area napoletana di Pianura.

In una nota, De Gennaro sottolinea di essere "convinto della necessità di proseguire nella strategia delineata", e che, al termine degli accertamenti tecnici sulle indicazioni contenute nel piano, dai consulenti "ha avuto conferma dell'idoneità del sito di stoccaggio provvisorio di Ferrandelle", nel casertano, dove erano già stati avviati i lavori di allestimento e che sarà utilizzabile nei prossimi giorni; a Marigliano, sono in corso ulteriori accertamenti, così come a Napoli nell'ex Manifattura Tabacchi, "per escludere qualsiasi rischio di presenza di amianto, e, in caso contrario, per procedere ad una preventiva accurata bonifica".

Le indagini tecniche per Treponti "hanno evidenziato reali rischi relativi alla staticità della discarica che, anche in ragione dei tempi necessari ad eliminarli, ne hanno escluso l'utilizzabilità nella gestione emergenziale"; sono in corso quindi le valutazioni su soluzioni alternative nella provincia di Benevento.

Ed ancora i tecnici sono al lavoro per valutare la presenza di possibili sostanze inquinanti per le discariche di Villaricca, nel napoletano, e di Difesa Grande, in Irpinia; se ciò avvenisse, i due siti sarebbero esclusi dal piano e per questo si stanno considerando anche soluzioni alternative "funzionali comunque ad uscire dalla situazione emergenziale".

Quanto all'area di Pianura, De Gennaro conferma che nel sito andranno ecoballe sulle quali si sperimenteranno protocolli di inertizzazione per i quali sollecita risposte dai dirigenti del ministero dell'Ambiente, mentre gli uffici del commissariato procederanno all'allestimento del sito sulla base delle prescrizioni dell'Agenzia regionale per l'ambiente e le Asl.

Completata anche la ricognizione sugli impianti di Cdr che hanno permesso di verificare quantità e qualità degli interventi necessari per la loro rimessa a norma, con indicazione dei costi e dei tempi di esecuzione di questi lavori. De Gennaro, inoltre, ha avviato un piano di gestione dei flussi dello sversamento dei rifiuti "rigorosamente improntato a criteri che tengano oggettivamente conto delle reali esigenze di tutti i luoghi ove si registrano le maggiori criticità", ma conferma anche che l'obiettivo è trovare un 'contenitore' per un milione di tonnellate in cento giorni. Il commissario ribadisce più volte, nella nota, di aver "impartito cogenti direttive che garantiscano l'assenza di rischi per la salute dei cittadini, per l'ambiente e per la sicurezza sui luoghi di lavoro".

De Gennaro ha, infine, annunciato che "è già a buon punto l'individuazione dei luoghi di realizzazione delle discariche provinciali". Il commissario ha poi resi noti i criteri scelti: indicazioni normative, rapidità dei tempi di esecuzione e capacità di ricezione di quantità di rifiuti solidi urbani, tali da consentire alle competenti istituzioni di adottare iniziative di lungo periodo finalizzate ad un'adeguata gestione del ciclo dei rifiuti. "

giovedì 31 gennaio 2008

San De Gennaro!

Liberamente tratto dal celebre dipinto:
"San De Gennaro esce illeso dalla fornace" di Jusepe de Ribera

Si sta oltrepassando il segno!

Da Telecolore.it:

Discarica si, discarica no. Continua il braccio di ferro a distanza tra la Provincia di Salerno, il Comune di Caggiano e le amministrazioni locali della Basilicata, sulla realizzazione di una discarica a Serra Arenosa. La nota del commissario per l’emergenza rifiuti De Gennaro, anticipata ieri dalla Regione Basilicata, ma inoltrata solo oggi alla Provincia di Salerno, non escluderebbe del tutto la possibilità di utilizzare il sito (indicato dal Consiglio provinciale a dicembre) per consentire la chiusura della discarica di Serre. Secondo l’assessore all’Ambiente della Provincia di Salerno, Angelo Paladino, si tratterebbe esclusivamente di una richiesta di valutazioni dopo l’incontro del commissario con i sindaci di Caggiano e Vietri di Potenza. «Siamo venuti in possesso soltanto oggi di questa nota del commissariato - questo il commento di Paladino - ieri si è verificata una forzatura da ambienti lucani che hanno anticipato il documento all’Ansa parlando di vittoria e di sito inidoneo. Non è di questo che si tratta, basta leggere quanto scritto da De Gennaro per capirlo. Ci hanno semplicemente comunicato dell’incontro avvenuto nelle scorse settimane e delle valutazioni espresse alle quali sta rispondendo l’Università di Salerno, nello specifico il professor Belgiorno». Di tutt’altro avviso, invece, il sindaco di Caggiano che ha replicato seccamente a Paladino. «Non si è trattato di una semplice comunicazione - questo il pensiero di Giovanni Caggiano, sindaco di Caggiano, in una intervista al Tg di Telecolore - allegata alla nota di De Gennaro c’è anche una relazione di un tecnico del commissariato, Leonello Serva, che ribadisce l’inidoneità di Serra Arenosa ad ospitare una discarica. E poi dobbiamo finirla con queste dichiarazioni che io non riesco a comprendere. C’è un gioco politico alle spalle. Da oggi in poi non replicherò più all’assessore Paladino. Non capisco come mai continui a fare dichiarazioni su Serra Arenosa visto che il Presidente della Provincia, Angelo Villani, in un incontro a Palazzo Sant’Agostino, ci aveva detto di essere l’unico interlocutore autorizzato ad esprimersi sulla vicenda».

Ormai la tracotanza indefessa, e perfino stucchevole, dell'assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno, Angelo Paladino, sta sforando i limiti! Ci chiediamo, semplicemente, quale prodigiosa alchimia possa inventarsi l'ingegner Belgiorno, già autore, insieme all'ingegner D'Acunzi, della irrisoria relazione tecnica che dette il via libera alla scelta della Provincia (consultabile a fianco e smontata, rigo per rigo, dalla contro-relazione del professore, e geologo, Ortolani...), la quale non affrontava minimamente i nodi geo-ambientali della questione, da noi sottolineati fino alla nausea. Davvero si pensa che i tre vincoli oggettivi, sistemici e strutturali (sismicità di primo grado, vicinanza ai centri abitati, fenomeni di carsismo) recepiti dalla massima carica decisionale in tema di rifiuti in Campania, il commissario De Gennaro, siano aggirabili in una qualche maniera? La strenua resistenza di Paladino comincia pesantemente a puzzare di marcio...

mercoledì 30 gennaio 2008

Le prime reazioni politiche... e quelle popolari....

L'assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno, Angelo Paladino, ha rilasciato all'Ansa queste dichiarazioni: «Ho appreso soltanto da una agenzia di stampa la notizia che il commissario De Gennaro ha deciso di non realizzare la discarica provinciale del salernitano presso la già individuata località Serra Arenosa, ubicata nel territorio comunale di Caggiano. Al momento non abbiamo ricevuto al riguardo alcuna comunicazione ufficiale. Non può che farmi piacere apprendere che il commissario De Gennaro autonomamente abbia deciso la delocalizzazione del sito individuato precedentemente dal Consiglio provinciale di Salerno. Ciò potrebbe significare che anche in futuro il commissario De Gennaro, in virtù dei poteri straordinari conferitigli, potrebbe indicare i siti idonei in provincia di Salerno dove aprire le discariche».

Il caro Paladino, colpito nell'orgoglio e nelle facenti funzioni, dovrebbe capire che il commissario De Gennaro non ha agito "autonomamente" o perchè sceso dalle nuvole, bensì perchè, durante il richiamato vertice dell'11 gennaio scorso, il sindaco di Caggiano, Giovanni Caggiano, ed i rappresentanti istituzionali lucani (Regione e Provincia di Potenza), sospinti dalla mobilitazione dei comitati civici, hanno prodotto, al cospetto dei tecnici del Commissariato, adeguata documentazione geo-ambientale e normativa sui punti contestati, come riportato nel precedente post (lì dove, a guardar bene, siamo stati abili profeti nel rimarcare il dato della sismicità come preponderante...) che racconta la vicenda. Il buon De Gennaro, avuta coscienza della macroscopica evidenza delle questioni poste, ha soltanto tirato le ovvie conseguenze. Ne prenda atto assessore Paladino, in fondo è facile quasi come indicare, non verificare i requisiti tecnici di una scelta, votare, ripulirsi la coscienza, lavarsene le mani, fare finta di nulla e non avere nemmeno uno straccio di interesse nel seguire le evoluzioni, per altro sempre rese pubbliche, della situazione che s'è determinato a creare!

LA DEMOCRAZIA E' (anche...) QUESTO!


Di tutt'altro tenore, ovviamente, le dichiarazioni rilasciate, sempre all'Ansa, da Vito De Filippo, Presidente della Giunta lucana, e Vincenzo Santochirico, assessore regionale all'Ambiente: «La comunicazione del Commissario De Gennaro recepisce le osservazioni critiche mosse dal Governo regionale della Basilicata». De Filippo e Santochirico hanno, inoltre, sottolineato che la Basilicata «ha sempre affermato la necessità di un rigoroso rispetto dell'autonomia regionale, di una puntuale applicazione delle leggi vigenti, nonchè di una irrinunciabile e necessaria cooperazione fra Stato e Regioni».

p.s: le foto qui riportate riguardano due scene avvenute stamattina, 31 gennaio 2008, quando, a seguito delle positive comunicazioni emanate nel pomeriggio di ieri dal commissario De Gennaro, un nutrito assembramento di cittadini caggianesi e vietresi, fra cui i sindaci delle due comunità, si è riunito spontaneamente, e simbolicamente, presso la cava di Serra Arenosa, con lo scopo di discutere, commentare gli eventi delle ultime ore ed attendere la troupe del Tg3 Basilicata, il cui spazio d'apertura è stato dedicato, nell'edizione pomeridiana, alla (semi) risoluzione della nostra vicenda, nonostante le disperate acrobazie dialettiche ancora tentate, attraverso le colonne de "Il Mattino" e dopo la pilatesca dichiarazione all'Ansa sopra richiamata, dall'assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno, Angelo Paladino. Nella immagine a fianco, in particolare, vediamo una calorosa, e felicitante, stretta di mano intercorsa fra il sindaco di Caggiano, Giovanni Caggiano, ed il sindaco di Vietri di Potenza, Giuseppe Pitta.

Attendiamo con piena fiducia gli estremi sviluppi...


Termovalorizzatori, la vera alternativa?

Il termovalorizzatore è un impianto che fa parte della mitologia, non della realtà: è la mistificazione pubblicitaria dell’inceneritore a recupero energetico, cioè un inceneritore che impiega il calore sviluppato nell’incenerimento dei rifiuti per produrre calore ed elettricità.
La definizione di termovalorizzatore dovrebbe essere quella di una centrale elettrica che produce energia termica ed elettrica per cogenerazione bruciando come combustibile i rifiuti. Non serve scomodare i più grandi ingegneri e professori del mondo, basta uno studentello accorto per smentire questa definizione: è fisicamente impossibile che esista un impianto simile.

Cerchiamo di capirne qualcosa:
http://files.meetup.com/206766/GrilloNewsgiugno.pdf



La gestione a freddo dei rifiuti

Nell’ambito delle iniziative legate alla Quarta Giornata Mondiale contro l’Incenerimento dei Rifiuti, promossa dalla coalizione mondiale GAIA, la Rete Nazionale ”Rifiuti Zero” e Greenpeace Italia pubblicano la traduzione del rapporto di Greenpeace Gran Bretagna: "GESTIONE A FREDDO DEI RIFIUTI. Lo stato dell’arte delle alternative all’incenerimento per la parte residua dei rifiuti municipali”.

Cliccando sul link lo si potrà consultare in versione integrale:
http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/gestione-rifiuti-a-freddo.pdf