sabato 2 febbraio 2008

Napoli Antagonista si Autorganizza!

Da Infoaut.org del o1/02:

Monnezza in piazza Plebiscito, in cinquemila sfilano per Napoli!

Altro silenzio, molto più interessato, è quello che si è susseguito durante tutta la giornata di oggi. I media coprono l'imbarazzo di un potere messo alla berlina, illegittimato dall'organizzazione dal basso dei cittadini. Mentre giornali e uffici stampa strombazzano l'evento della "domenica ecologica della raccolta differenziata" che si terrà domenica prossima, con un sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, propenso nell'impresa disperata di amicarsi gli ultimi illusi, cinquemila persone hanno sfilato per le strade di Napoli, dietro un tir di diciassette metri, carico di rifiuti differenziati raccolti dai cittadini. Nelle ultime settimane, nella citta partenopea, sono sorti punti di raccolta differenziata, organizzati da cittadini e comitati di quartiere, il che non ha potuto che rappresentare un enorme smacco verso quelle istituzioni prodighe, nei loro infausti intenti, a porre fine all'emergenza. Il corteo regionale è partito da piazza del Gesù alle ore 18, composto da centri sociali, comitati di quartiere, presidi contro discariche e inceneritori, sindacati di base, movimento dei disoccupati e "Rete campana salute e ambiente", con il dichiarato obiettivo di scaricare il tir carico di rifiuti davanti alla Prefettura, in piazza Plebiscito, luogo altamente simbolico della città di Napoli. La tensione, ma anche la rabbia dei cittadini, è palpabile fin dai primi passi del corteo. Nei pressi della Questura il tir viene bloccato dalla Digos: il camion non può entrare in piazza Plebiscito, le forze dell'ordine vogliono evitare che i rifiuti vengano lasciati dinnanzi al Palazzo del Governo. Polizia e manifestanti si raffrontano: alcuni giovani rovesciano dei cassonetti dell'immondizia, vengono scanditi slogan contro le forze dell'ordine, sacchetti dell'immondizia volano sulla testa del cordone in assetto anti-sommossa, le prime file del corteo spingono, nasce qualche tafferuglio. Ogni sacchetto dell'immondizia viene portato a mano dai manifestanti in piazza Plebiscito, saltando la polizia e lanciando un chiaro segnale alle istituzioni ed ai suoi burattini: istituzioni e politici come parte del problema, autorganizzazione popolare come soluzione.

Cip6: una brutta faccenda...

Da Ansa.it:

Era stata una delle ragioni che aveva spinto le società in corsa per la costruzione del termovalorizzatore di Acerra a gettare la spugna, mandando deserto il bando scaduto pochi giorni fa. Ora l'ordinanza del Presidente del Consiglio, Romano Prodi, che ripristina le agevolazioni tariffarie (Cip6) per la vendita dell'energia prodotta dagli inceneritori campani potrebbe spingere le due aziende in corsa, A2A e Veolia, a riconsiderare la questione. "Il ripristino degli incentivi - fanno notare fonti a delle società potenzialmente interessate al progetto - è sicuramente una cosa molto importante". Le aziende, viene spiegato, non hanno alcuna intenzione di lavorare in perdita, per di più in un contesto sociale molto difficile. La decisione presa in finanziaria (su proposta e pressione della sinistra radicale, ndr) di escludere dai contributi Cip6 l'energia prodotta dagli impianti di termovalorizzazione autorizzati ma non realizzati (come sono quelli campani), aveva reso gli investimenti non remunerativi e spinto gli operatori a uscire. "A quel punto - viene spiegato - partecipare non sarebbe stato più conveniente". (il profitto ovviamente non può essere mai sacrificato, il diritto alla salute, invece, sì!, ndr) Basterà l'ordinanza di Prodi sul Cip6 (un provvedimento che fissa prezzi incentivati per l'energia prodotta da fonti rinnovabili e assimilabili, rendendone così più remunerativa la produzione) a ravvivare l'interesse per i tre termovalorizzatori che si vogliono costruire? Molto dipenderà dal bando. Il precedente, sottolinea chi l'ha esaminato, conteneva delle criticità per le aziende. "Le alte fideiussioni richieste, ad esempio, hanno sì il compito di scoraggiare la partecipazioni di organizzazione malavitose alla gara ma rischiano di essere troppo gravose anche per le aziende in regola". E poi l'interlocutore per i pagamenti: "per le aziende è difficile accettare che siano i singoli Comuni a pagare per lo smaltimento dei rifiuti. Serve un interlocutore unico e solvibile quale potrebbe il Commissario straordinario o la Regione".

Così ha duramente replicato, dalle colonne di Liberazione, alla vicenda appena riportata, Tommaso Sodano (Presidente della Commissione Ambiente del Senato, Rifondazione Comunista).

Sotto il governo Prodi la politica era riuscita, con enorme fatica e dopo durissime battaglie dentro la stessa maggioranza, ad abolire la truffa dei Cip6, ingenti finanziamenti erogati a petrolieri e inceneritori, pagati dai cittadini con un "contributo" nella bolletta della luce sotto la voce: contributo per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Credevano di finanziare ricerca sul solare e l'eolico e invece pagavano le fonti più obsolete ed inquinanti che esistono. Ce l'avevamo fatta. Oggi lo stesso Prodi, in totale disprezzo di una legge del Parlamento votata sotto il suo governo, ha emesso un'ordinanza di protezione civile per derogare ed ammettere ai contributi Cip6 non uno, ma ben tre inceneritori. Acerra, naturalmente, un altro a S.Maria la Fossa e il terzo, finora neanche progettato, a Salerno, senza lo straccio di un piano regionale rifiuti. Naturalmente il tutto ammantato dalla cosiddetta "emergenza" rifiuti che va avanti da 14 anni. Sgombriamo il campo dall'equivoco che su Napoli e Campania sta travolgendo l'ambientalismo "reo" di aver combattuto gli inceneritori: abbiamo accettato Acerra, perché la situazione è ormai tale da rendere la costruzione di quell'inceneritore indispensabile. Ma perché deve essere finanziato con una truffa ai danni dei cittadini? Perché altri due inceneritori? Per seppellire per sempre la raccolta differenziata? Gli imprenditori dell'incenerimento, una lobby potentissima, non sostengono che si tratta di un affare vantaggioso? E hanno bisogno dell'assistenza dello Stato per le loro imprese? Hanno bisogno che la gente creda che producono un sacco d'energia e non emettono diossina, per carità! Prodi ha utilizzato l'ordinanza di protezione civile che per sua natura può avere vita limitata: ma i contratti Cip6, però, durano 10 anni. Oggi, di fronte a questa ordinanza di Prodi, che è stato commissario europeo e sa bene che l'Europa ci ha richiamato al dovere molte volte sulla questione dei rifiuti, nel corso di una crisi dagli esiti incerti, ho visto la lobby ricompattata e pronta ad azzannare: l'attacco era iniziato a "Porta a Porta", mercoledì sera, con Casini e Franceschini che promettevano inceneritori a volontà. Si vergogni, presidente del Consiglio, e ritiri immediatamente la sua illegale ed ingiustificata ordinanza. Volete fare gli inceneritori? Non chiedete soldi alla gente dicendo che vi servono per l'energia pulita.

Chissà...

"E continua la querelle sulla discarica a Caggiano. Mentre il sindaco, Giovanni Caggiano, è convinto che la nota di De Gennaro sia un chiaro no all'utilizzo di Serra Arenosa, l'assessore all'Ambiente della Provincia di Salerno, Angelo Paladino, ritiene che le reazioni siano state "fuorvianti". "Nei prossimi giorni - annuncia - invieremo le nostre risposte tecniche, stilate dal professor Vincenzo Belgiorno dell'Università di Salerno, al commissario De Gennaro. Poi sarà lui a decidere."

dal Corriere del Mezzogiorno

TRAETENE VOI LE CONCLUSIONI!

Una dialettale visione poetica 2

Pubblichiamo un altro componimento (o meglio, due significativi estratti dalla poesia "Appì-ccia r fùoch") del compagno Mimmo Pucciarelli, scritto qualche giorno dopo la decisione della Provincia di Salerno che indicava in Serra Arenosa il sito dove realizzare la futura discarica provinciale. Mimmo si trovava a Caggiano ed ha avuto modo di osservare le convulsioni, e le mobilitazioni, della nostra comunità, seguendo, anche ora, dalla Francia, la nostra protesta.

Appì-ccia r fùoch, (
Accendi il fuoco,)
ca la m-nnezz n’arriva n’ganna (che l'immondizia ci arriva in gola)
e lu chiand n la pò-t fermà. (
e il pianto non la può fermare.)

“N’ m facit cchiu mal,
("Non mi fate più male)
la terra mia vòl sul candà, (
la mia terra vuole soltanto cantare,)
e puté cangià r culur, (
e poter cambiare di colori,)
ra na stagion a n’à-ta”. (
da una stagione all'altra".)

Caggiano, Natale 2007





Una dialettale visione poetica...

Pubblichiamo una suggestiva poesia di Mimmo Pucciarelli, nostro compaesano e compagno che abita a Lione, in Francia, pur venendo spesso a Caggiano, e che riflette e lotta, da almeno trent'anni, sulla questione ecologista e la sua inestricabile connessione con la speranza di immaginare, e realizzare, un altro mondo possibile. La sua lotta è la nostra lotta.
p.s: per i non caggianesi, dato che il nostro dialetto risulta piuttosto ostico a farsi comprendere pur se noi lo adoriamo, abbiamo messo accanto ad ogni verso la traduzione in italiano.


Lu pazziarie-ll r lu viend. (Il giochino del vento).


Vind-cingh ànn fa (Venticinque anni fa)
Era già hruoss (ero già grande)
Ma t-nìa semb l’uocchï (ma avevo già gli occhi)
R nu criatur (di un bambino)

Nu iour-n (un giorno)
Ca era sòpa lu cuastiedd (che ero al Castello)
e ‘uardava li iardì-n (e guardavo i Giardini)
Osservando con meraviglia
cò-m l’uòmm-n (come gli uomini)
avìa-n p-ttnà-t la tèrra (avevano arato la terra)
e li cùlu-r ca n’éran assù-t (e i colori che ne erano usciti)
v-rie-tt n’avuccìe-dd tutt ìangh (vidi un uccello tutto bianco)

I, ca ne m’à-gg mai m-bàrat (Io, che non ho mai imparato)
Li nò-m r s crìatu-r (i nomi di questi bambini)
Ca tanta tiemb fà (che tanto tempo fa)
Han parlat pur c nu sand (hanno parlato pure con un santo)
M’à-gg ammarav-glia-t (mi sono meravigliato)
E à-gg penza-t: (E ho pensato:)

«Ma uàrda nu pòch (Ma guarda un pò)
cche bellè-zz ca tenì-m (che bellezze che abbiamo)
sòpa s st mundà-gn!» (su questa montagna!)

Ed allora da uomo moderno
Cresciuto nella seconda metà del ventesimo secolo
Armai la mia macchina fotografica
Sperando che "quell’uccello bianco"
Mi si avvicinasse
Come la direzione del suo volo
Me lo faceva sperare.

Con l’occhio chiuso nel mio obiettivo
Scrutavo, ansimante, aspettando di poter scattare
Quella che pensavo sarebbe risultata una foto unica.

Ma rò-pp nu pòch r tiemb (ma dopo un pò di tempo)
M’accùrgie-tt (mi accorsi)
Ca quèdda cosa iàngh (che quella cosa bianca)
N’abbùlava cò-m n’avucìedd (non volava come un uccello)
Ca quèdd ca m’eran sembrà-t r’ascèdd (che quelle che mi erano sembrate ali)
N z’ muvìa-n… (non si muovevano)

Era lu viend (Era il vento)
Ca n zape-nn che fà (che non sapendo cosa fare)
S sfà-ntasìava cch na bùsta r plastica (giocherellava con un busta di plastica)
Che una mano insensibile aveva lanciato

cchiè-na r menne-zz ìnda la dùrrupa (piena d'immondizia dentro il dirupo)
cò-m facià-n l’antìgh (come facevano gli antichi)
quànn na cosa era tutta cùnzuma-ta (quando una cosa era tutta consumata)
e n putìa serv cchiù à n-sciùn (e non poteva servire più a nessuno)

L’altro giorno sono andato di nuovo
a contemplare
li ìardin (i Giardini)
Prò-bbri do’ era iù-t tant’ann fà (proprio dove ero andato tanti anni fa)

Ed ho notato

Ca lu viend cundïnua a s sfantasià (che il vento continua a divertirsi)
Cch stu pazziarie-ll ca cu le tiemb è diventat (con questo giochino che con il tempo è diventato)
Na ventraiola sana r tanta culur (una girandola intera di tanti colori)
Che altre mani insensibili
Hanno continuato a regalargli in tutti questi anni…

Caggiano, Luglio 2007

Termovalorizzatori, la vera alternativa?

Il termovalorizzatore è un impianto che fa parte della mitologia, non della realtà: è la mistificazione pubblicitaria dell’inceneritore a recupero energetico, cioè un inceneritore che impiega il calore sviluppato nell’incenerimento dei rifiuti per produrre calore ed elettricità.
La definizione di termovalorizzatore dovrebbe essere quella di una centrale elettrica che produce energia termica ed elettrica per cogenerazione bruciando come combustibile i rifiuti. Non serve scomodare i più grandi ingegneri e professori del mondo, basta uno studentello accorto per smentire questa definizione: è fisicamente impossibile che esista un impianto simile.

Cerchiamo di capirne qualcosa:
http://files.meetup.com/206766/GrilloNewsgiugno.pdf



La gestione a freddo dei rifiuti

Nell’ambito delle iniziative legate alla Quarta Giornata Mondiale contro l’Incenerimento dei Rifiuti, promossa dalla coalizione mondiale GAIA, la Rete Nazionale ”Rifiuti Zero” e Greenpeace Italia pubblicano la traduzione del rapporto di Greenpeace Gran Bretagna: "GESTIONE A FREDDO DEI RIFIUTI. Lo stato dell’arte delle alternative all’incenerimento per la parte residua dei rifiuti municipali”.

Cliccando sul link lo si potrà consultare in versione integrale:
http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/gestione-rifiuti-a-freddo.pdf