domenica 23 marzo 2008

Aggiornamenti...

Napoli, 22 marzo - (Adnkronos, Corriere del Mezzogiorno) - Il commissario delegato per l'emergenza rifiuti, Gianni De Gennaro, ha reso noto che "prosegue con regolarità lo smaltimento dei rifiuti a Napoli ed in tutta la Campania, come evidenziano i dati degli ultimi giorni che, a partire dal 17 marzo, hanno fatto registrare i seguenti quantitativi di tonnellate raccolte: circa 7.650 nella giornata del 17; oltre 8.750 il giorno successivo, circa 8.100 il 19 e 8.860 il 20. Nella giornata di ieri le tonnellate di spazzatura raccolte sono state 10.060, per un totale complessivo di circa 43.418 tonnellate, con una media di 8.700 al giorno". In una nota del commissariato di governo è spiegato che "il risultato positivo è stato determinato dal regolare funzionamento degli impianti di Ferrandelle e dall'avvio di quelli di Marigliano oltre che dalla ripresa di maggiore operatività della discarica di Macchia Soprana, ed anche considerando che non si è potuto ancora dare corso - prosegue la nota - allo smaltimento, tramite termovalorizzazione, negli impianti tedeschi, perché non é stato completato l'iter procedurale della firma di tutti i contratti e delle relative autorizzazioni". Sottolinea De Gennaro: "L'attuale evoluzione positiva della crisi è, quindi, da attribuire quasi esclusivamente alla forte sensibilità dei cittadini campani ed in particolar modo di quelle comunità che, con grande spirito di solidarietà sopportano i maggiori disagi per l'interesse collettivo". Tra i comuni che hanno beneficiato dei recenti progressi, San Giorgio a Cremano, uno degli epicentri dell'emergenza. "Fino a pochi giorni fa avevamo 1000 tonnellate di spazzatura in strada - riferisce il sindaco Domenico Giorgiano - ora va meglio grazie ad un intervento straordinario di raccolta". Ma non è tutto rose e fiori. A Marigliano, giovedì sera, è iniziato l'abbancamento delle ecoballe (mentre prosegue la querelle su Eboli o Battipaglia come sede di un ulteriore sito di stoccaggio delle stesse, ndr). Ventotto camion hanno già scaricato 560 metri cubi di immondizia impacchettata nell'area del depuratore, requisita da De Gennaro l'otto febbraio scorso. Intanto, una delegazione del comitato per la tutela della salute ha concordato con i funzionari del consorzio di bacino Napoli 3, che gestirà le operazioni, una visita all'interno del sito. Al termine, l'ingegnere Sebastiano Pesce ha espresso preoccupazione: "Non tutte le balle sono coperte; le fosse per il percolato non sono state ancora realizzate e mancano pure i pozzi spia dello stesso. Complici le abbondanti piogge, un'autocisterna ha già prelevato 13 metri cubi del liquido che cola dai rifiuti". I tecnici del comitato rilevano, inoltre, che manca un sistema di lavaggio delle ruote dei camion che entrano nel sito e poi tornano indietro. Il sito di stoccaggio non sarebbe, infine, dotato di alcun sistema idoneo a spegnere gli incendi, estintori in primis. Replicano i collaboratori del Commissariato di governo: "I lavori sono stati effettuati dopo aver acquisito il parere di Arpac e Asl sulla fattibilità dell'intervento, i risultati sulla caratterizzazione della falda acquifera e del suolo da parte dell'Arpac, nonché altre valutazioni".

Ricordiamo, per dovere di cronaca, che l'individuazione degli impianti di Ferrandelle (Caserta) e Marigliano (Napoli) è stata oggetto, nelle ultime settimane, cioè prima della loro effettiva apertura, di consistenti proteste popolari (compresi tafferugli e scontri con le forze dell'ordine).

Termovalorizzatori, la vera alternativa?

Il termovalorizzatore è un impianto che fa parte della mitologia, non della realtà: è la mistificazione pubblicitaria dell’inceneritore a recupero energetico, cioè un inceneritore che impiega il calore sviluppato nell’incenerimento dei rifiuti per produrre calore ed elettricità.
La definizione di termovalorizzatore dovrebbe essere quella di una centrale elettrica che produce energia termica ed elettrica per cogenerazione bruciando come combustibile i rifiuti. Non serve scomodare i più grandi ingegneri e professori del mondo, basta uno studentello accorto per smentire questa definizione: è fisicamente impossibile che esista un impianto simile.

Cerchiamo di capirne qualcosa:
http://files.meetup.com/206766/GrilloNewsgiugno.pdf



La gestione a freddo dei rifiuti

Nell’ambito delle iniziative legate alla Quarta Giornata Mondiale contro l’Incenerimento dei Rifiuti, promossa dalla coalizione mondiale GAIA, la Rete Nazionale ”Rifiuti Zero” e Greenpeace Italia pubblicano la traduzione del rapporto di Greenpeace Gran Bretagna: "GESTIONE A FREDDO DEI RIFIUTI. Lo stato dell’arte delle alternative all’incenerimento per la parte residua dei rifiuti municipali”.

Cliccando sul link lo si potrà consultare in versione integrale:
http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/gestione-rifiuti-a-freddo.pdf