lunedì 28 gennaio 2008

Il rapporto Arpab e....

Lo scorso venerdì 25 gennaio, il quotidiano "La Nuova Basilicata" ha riportato una notizia beneaugurante per la nostra lotta. L'ente Arpab (Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della Basilicata), uno dei bracci operativi della Regione Basilicata, ha consegnato al Presidente regionale, Vito De Filippo, ed all'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, un rapporto critico sulla zona di Serra Arenosa, "il quale potrebbe rappresentare un'arma tecnicamente inoppugnabile per scongiurare la paventata costruzione della discarica provinciale". In esso si sottolinea come il dato da tenere in assoluta, e negativa, considerazione è quello della "permeabilità dei terreni". Come abbiamo innumerevoli volte ricordato, a partire dalla relazione del professor Ortolani, questa constatazione potrebbe essere una delle cause più probabili d'inquinamento, considerate le falde acquifere sotterranee e lo scorrere del fiume Melandro a valle della cava. Continuiamo a vigilare la situazione, ma è chiaro che quando un ente pubblico importante, e specializzato sul tema, come l'Arpab, dopo Regione Basilicata e Provincia di Potenza, sottolinea le stesse cose da noi evidenziate, la consapevolezza di essere nel giusto non può che aumentare e cementarsi.

Infine qualche dovere di cronaca: nello scorso fine settimana (26 e 27 gennaio) alcuni esponenti del nostro comitato hanno compiuto opera di sensibilizzazione, tramite la diffusione di volantini informativi, in comuni limitrofi quali Polla ed Auletta. Allo stesso modo, ed in differenti comuni, hanno agito i ragazzi del comitato "No discarica" di Vietri di Potenza. Inoltre, nel pomeriggio di sabato 26 gennaio, nell'ambito dell'incontro su "La decrescita felice", organizzato dall'associazione Ursentum, si è discusso delle questioni Serra Arenosa ed emergenza rifiuti in Campania, e si è visionata, con seguente dibattito, una interessante inchiesta televisiva (curata da Salvatore Medici ed andata in onda su Italia2) a proposito della realizzazione di una centrale a biomasse nel comune di Atena Lucana. A presto con un approfondimento su questa ultima, intricata e torbida, vicenda.

Termovalorizzatori, la vera alternativa?

Il termovalorizzatore è un impianto che fa parte della mitologia, non della realtà: è la mistificazione pubblicitaria dell’inceneritore a recupero energetico, cioè un inceneritore che impiega il calore sviluppato nell’incenerimento dei rifiuti per produrre calore ed elettricità.
La definizione di termovalorizzatore dovrebbe essere quella di una centrale elettrica che produce energia termica ed elettrica per cogenerazione bruciando come combustibile i rifiuti. Non serve scomodare i più grandi ingegneri e professori del mondo, basta uno studentello accorto per smentire questa definizione: è fisicamente impossibile che esista un impianto simile.

Cerchiamo di capirne qualcosa:
http://files.meetup.com/206766/GrilloNewsgiugno.pdf



La gestione a freddo dei rifiuti

Nell’ambito delle iniziative legate alla Quarta Giornata Mondiale contro l’Incenerimento dei Rifiuti, promossa dalla coalizione mondiale GAIA, la Rete Nazionale ”Rifiuti Zero” e Greenpeace Italia pubblicano la traduzione del rapporto di Greenpeace Gran Bretagna: "GESTIONE A FREDDO DEI RIFIUTI. Lo stato dell’arte delle alternative all’incenerimento per la parte residua dei rifiuti municipali”.

Cliccando sul link lo si potrà consultare in versione integrale:
http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/gestione-rifiuti-a-freddo.pdf