venerdì 18 gennaio 2008

Salerno. Dal primo febbraio rischio rifiuti.

Un gruppo di manifestanti dei comitati di Caggiano e Vietri di Potenza a Salerno durante il presidio del 17 gennaio.

Il primo febbraio la discarica di Macchia Soprana, a Serre, chiuderà per 15 giorni a causa di lavori urgenti e l'intera provincia rischierà di finire sotto un manto d'immondizia. Unica soluzione-tampone possibile è lo svuotamento del Cdr di Battipaglia che oggi ospita 4300 ecoballe. Il summit di ieri pomeriggio tra i sindaci della provincia di Salerno (presenti un centinaio su 158), convocato dal presidente Angelo Villani, si è concluso con l'avvio di un count-down drammatico, una lotta contro il tempo per evitare che il territorio salernitano si trasformi nell'esatta fotocopia di Napoli. Puntuali alla chiamata 83 amministratori locali, accompagnati per l'occasione sia dal sindaco di Vietri di Potenza, Giuseppe Pitta, che da una delegazione di duecento cittadini di Caggiano e Vietri di Potenza, sede indicata dal consiglio provinciale quale futura discarica provinciale di Salerno. La tensione era forte, c'era confusione tanto da rendere necessario il presidio di Palazzo Sant'Agostino ad opera degli agenti della Digos e dei poliziotti in assetto anti-sommossa. Nessun incidente, per fortuna, grazie al buon senso dei manifestanti di Caggiano che per oltre tre ore hanno protestato pacificamente sul lungomare, senza peraltro bloccare il traffico, esponendo striscioni di contestazione nei confronti dell'amministrazione provinciale. La riunione è iniziata alle 17.30 quando sono arrivati anche Villani e l'assessore all'Ambiente, Angelo Paladino. «Siamo giunti anche noi ai limiti massimi, a giorni avremo l'immondizia in strada - esordisce Paladino - con gravi rischi per la salute pubblica visto che i rifiuti abbandonati in strada sono veicolo di malattie e spesso nascondono anche sostanze tossiche. Davanti a noi abbiamo solo due soluzioni in attesa della discarica provinciale. O creiamo dei siti comprensoriali temporanei di stoccaggio di ecoballe oppure ogni comune deve attrezzare la propria area municipale. Noi siamo propensi per quelli comprensoriali, visto che ci sono già delle indicazioni di massima». Infatti il consorzio di bacino Sa1 indica l'area dell'Irno, il Sa2 offre un'area compresa nella discarica di Serre, il Sa3 ha indicato Santa Marina e il Sa4 Agropoli, ma al momento non esistono conferme in merito. Il vero problema è rappresentato dalla chiusura di Macchia Soprana per 15 giorni, a partire dal primo febbraio in quanto occorre completare la quarta vasca, e dalla contemporanea saturazione del Cdr di Battipaglia. I primi comuni ad offrirsi per realizzare un sito temporaneo sono Angri e Nocera Superiore. «In questo panorama disastroso - ha aggiunto Villani - dobbiamo fare presto comunque. Sul sito di Caggiano siamo anche disposti a tornare indietro purchè ci siano motivi tecnici fondati. Ma dobbiamo liberare il Cdr di Battipaglia ad ogni costo altrimenti sarà tragica».

Dal Corriere del Mezzogiorno del 18/01/2008

Termovalorizzatori, la vera alternativa?

Il termovalorizzatore è un impianto che fa parte della mitologia, non della realtà: è la mistificazione pubblicitaria dell’inceneritore a recupero energetico, cioè un inceneritore che impiega il calore sviluppato nell’incenerimento dei rifiuti per produrre calore ed elettricità.
La definizione di termovalorizzatore dovrebbe essere quella di una centrale elettrica che produce energia termica ed elettrica per cogenerazione bruciando come combustibile i rifiuti. Non serve scomodare i più grandi ingegneri e professori del mondo, basta uno studentello accorto per smentire questa definizione: è fisicamente impossibile che esista un impianto simile.

Cerchiamo di capirne qualcosa:
http://files.meetup.com/206766/GrilloNewsgiugno.pdf



La gestione a freddo dei rifiuti

Nell’ambito delle iniziative legate alla Quarta Giornata Mondiale contro l’Incenerimento dei Rifiuti, promossa dalla coalizione mondiale GAIA, la Rete Nazionale ”Rifiuti Zero” e Greenpeace Italia pubblicano la traduzione del rapporto di Greenpeace Gran Bretagna: "GESTIONE A FREDDO DEI RIFIUTI. Lo stato dell’arte delle alternative all’incenerimento per la parte residua dei rifiuti municipali”.

Cliccando sul link lo si potrà consultare in versione integrale:
http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/gestione-rifiuti-a-freddo.pdf