venerdì 24 ottobre 2008
giovedì 14 agosto 2008
NESSUNA DISCARICA SUL FORMICOSO! CONCERTO DI VINICIO CAPOSSELA IL 18 AGOSTO!
UNSITOSBAGLIATO SOSTIENE PIENAMENTE LA LOTTA POPOLARE DEI COMPAGNI E DELLE COMPAGNE DELL'ALTA IRPINIA!
Postiamo il comunicato stampa giratoci dal compagno/consigliere al Comune di Andretta, Aurelio Arace:
"Giornata di sensibilizzazione nazionale dell’opinione pubblica contro la costruzione di una nuova discarica sull’Altopiano del Formicoso, nel cuore dell’Alta Irpinia. Interverranno, tra gli altri, VINICIO CAPOSSELA, FRANCO ARMINIO, LA BANDA MUSICALE CITTA’ DI CALITRI, PASQUALE E PAOLO INNARELLA, CATERINA PONTRANDOLFO, JAMBASSA+KETAMO, MOLOTOV, SIMONE CAROTENUTO E TAMMURIATI DEL VESUVIO, FOLSKA e tanti altri cantori locali e paesani.
In seguito alla decisione del Governo di costruire una ulteriore discarica regionale in Campania nel territorio del Comune di Andretta, così come previsto dal Decreto Legge n°90 del 23/05/2008, convertito in legge 18 Luglio 2008 n°123/08, i Comitati: “ProFormicoso”, “Nessuno Tocchi Il Formicoso”, la Comunità Montana “Alta Irpinia”, la Comunità Montana “Ufita”, i Comuni di Andretta, Bisaccia, Cairano, Calitri, Aquilonia, Monteverde, Teora, Conza della Campania, Sant’Andrea di Conza, Lacedonia, Lioni, Vallata, Castel Baronia, Guardia Lombardi, Rocca San Felice, Villamaina, Trevico, Morra De Sanctis, Sant’Angelo dei Lombardi, la Legambiente Campania, il Circolo “Alta Irpinia” Legambiente Calitri, il Presidente del GAL-CILSI, l’Associazione dei Comuni della Podalica, gli Amministratori dell’Irpinia:
· Hanno deciso di organizzare, per LUNEDÌ 18 AGOSTO 2008, sull’ALTOPIANO DEL FORMICOSO, una giornata in cui la popolazione, gli artisti, i rappresentanti delle istituzioni si riuniranno a difesa delle Terre dell’Alta Irpinia dalla costruzione della “Discarica delle Discariche” sull’Altopiano del FORMICOSO.
L’evento si articolerà nell’arco dell’intera giornata, durante la quale si potranno prenotare visite guidate nei centri storici dei paesi dell’Alta Irpinia, nell’Oasi faunistica del WWF di Conza della Campania, nel Centro di Educazione Ambientale Legambiente Bosco di Castiglione e nel Museo Etnografico di Aquilonia. La giornata proseguirà sull’Altopiano del Formicoso dalle ore 17:00 fino a notte inoltrata. Interverranno gli artisti e gruppi musicali sopra citati.
Sono previsti stand di prodotti tipici artigianali ed eno-gastronomici ed aree attrezzate per campeggiatori e caravan.
La giornata servirà anche e soprattutto a far conoscere e a far aderire l’opinione pubblica alle nostre proposte.
PROPOSTE che sono delle alternative VALIDE tecnicamente, economicamente e socialmente per qualsiasi paese Civile!!!
ADERITE ai nostri SI’! ADERITE ai nostri NO!
I NOSTRI SI’
· SI’ a ridurre i rifiuti a monte del ciclo produttivo, eliminando gli imballaggi inutili;
· SI’ a potenziare subito la raccolta differenziata secco-umido “porta a porta”, eliminando i cassonetti;
· SI’ al riuso e riciclo dei materiali;
· SI’ agli impianti decentrati e diffusi di compostaggio dell’umido e di selezione del secco;
· SI’ all’adeguamento immediato degli attuali 7 impianti ex-CDR, per il Trattamento Meccanico Biologico (TMB) dei rifiuti, dotandoli di vasche per la produzione di compost.
In particolare, per la Provincia di Avellino, sosteniamo:
1. la necessità di un rapido adeguamento nel senso suddetto dell’impianto ex-CDR di Pianodardine, affidandone la gestione ad un Commissario ad acta o ai Consorzi, in direzione del funzionamento come impianto di TMB dei rifiuti indifferenziati;
2. la non differibilità della provincializzazione prevista dalla Legge Regionale n° 4 del marzo 2007 ed imposta dalle Direttive dell’Unione Europea, secondo le quali i rifiuti vanno trattati nei luoghi dove vengono prodotti e i materiali vanno recuperati prima di avviare a discarica le frazioni residue;
3. l’accettazione, in spirito solidale con gli altri territori della Regione Campania, di quantità di rifiuti solidi urbani da trattare negli impianti presenti, compatibilmente con le capacità degli stessi.
I NOSTRI NO
· NO ALLA LOGICA DELLE DISCARICHE;
· NO ALLA COSTRUZIONE DI UNA MEGA DISCARICA SULL’ALTOPIANO DEL FORMICOSO;
· NO, perché la Provincia di Avellino è quella che più si è attivata per avere un’impiantisca per il recupero ed il trattamento dei rifiuti;
· NO, perché la Comunità Montana “Alta Irpinia” ha raggiunto il 55% di raccolta differenziata;
· NO, perché gli Amministratori di questo territorio hanno speso energie progettuali:
1. per fare della sua vocazione ambientale e della sua natura incontaminata la maggiore risorsa per il futuro, utilizzando tutti gli strumenti locali, regionali, nazionali e comunitari della Programmazione Negoziata (POR; PIT, PIR; Patti Territoriali, LEADER II e Plus, Parco Letterario “Francesco De Sanctis”, etc.) per dare concretezza all’idea di Sviluppo Locale eco-compatibile;
2. per valorizzare le produzioni agricole, dal grano (che proprio nell’area fra Andretta e Bisaccia fa vivere migliaia di aziende agricole familiari) alla carne (agnello del Formicoso e vitello di grande pregio dell’Appennino), dall’olio della Valle dell’Ufita ai vini DOCG famosi nel mondo e al latte (la Regione Campania ha investito 4 milioni di euro per la Formaggioteca a Calitri, per fare un solo esempio) e quindi per attivare Progetti di Filiera di questi prodotti di eccellenza;
3. per fornire a molte aziende casearie campane (da Salerno a Caserta a Napoli) il fieno pregiato del Formicoso, alimento principe degli allevamenti bufalini, così da consentire a tanti produttori di mozzarella di bufala di arginare gli effetti della crisi drammatica dell’emergenza rifiuti;
4. per accettare sul territorio, talvolta in contrasto con le popolazioni, un gran numero di impianti eolici (che contribuiscono al fabbisogno dell’intera regione) ed una Stazione di trasformazione dell’energia per l’immissione nella rete elettrica a 380 mila Volt gestita dalla Società TERNA (a pochi metri dal sito di Andretta) che costituisce un nodo importante della rete nazionale, pur avendo essi un carattere invasivo e di aggressione al territorio;
5. per attivare gli strumenti della Programmazione Regionale atti all’istituzione del Distretto Energetico, già firmato dal Sindaco del Comune di Bisaccia, che è capofila, con l’Assessore Cozzolino, il quale dovrebbe consentire all’intero comprensorio di creare un polo di eccellenza nel campo delle fonti rinnovabili capace di dare ai giovani prospettive future sul territorio."
Per ulteriori informazioni:
www.nessunotocchiilformicoso.splinder.com
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argomento EVENTI
martedì 27 maggio 2008
1 Giugno: Manifestazione nazionale a Chiaiano "in difesa della salute, dell'ambiente e del diritto al dissenso"!
Da Infoaut.org
Come già preannunciato nei giorni scorsi, i "comitati popolari contro la discarica di Chiaiano" e la "Rete Campana Salute e Ambiente" hanno lanciato una mobilitazione nazionale per domenica 1 giugno, "in difesa della salute, dell'ambiente e del diritto al dissenso", con un corteo che attraverserà le strade del quartiere napoletano. L'appello è rivolto ai cittadini, ai movimenti, alle comunità in lotta: dai No-Tav, ai No-Dal Molin, ai No-Ponte. Ore 16 concentramento presso la Metropolitana di Chiaiano. Per adesioni e info: retecampanasaluteambiente@noglobal.org.
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argomento notizie
A Chiaiano, tolta la barricata, partono i carotaggi. Ma è tempesta giudiziaria sul Commissariato!
Da Infoaut.org
ORE 07:00: L'assemblea di questa notte, come si era percepito, è stata una bolgia: quel che poche ore fa sembrava una linea assodata, cioè la non rimozione dei blocchi, ha visto un ribaltamento per mano dell'ennesimo amministratore "di lotta e di governo". Il sindaco di Marano, Perrotta, è riuscito a ribaltare quel che era emerso dalle prime battute assembleari, che avevano visto anche momenti di contestazione agli amministratori locali: rimossa dai manifestanti, alle 3 di stanotte, la barricata di via Cupa dei cani, con la promessa, da parte di Perrotta, che le forze dell'ordine non prenderanno possesso del luogo. Rimangono sulla strada tronchi d'albero tagliati e masserizie e carcasse d'auto ribaltate. Si è ora in attesa dei tecnici che dovrebbero arrivare a minuti, per realizzare i carotaggi, per valutare la compatibilità del sito con il progetto di immettere nelle cave di Chiaiano 700mila tonnellate di rifiuti. Pochi i manifestanti presenti alla rotonda Titanic in questo momento. Da buttare la totalità delle prime pagine dei giornali, impegnatisi destramente nella pratica di criminalizzazione del movimento di protesta, paventando "guerriglia e sangue", quasi a voler spingere/tifare per l'azione repressiva.
ORE 08:30: I tecnici e le trivelle dell'Arpac (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania) sono entrati nelle cave di Chiaiano. I carotaggi daranno un responso entro una ventina di giorni. L'entrata è avvenuta da una via secondaria, non da via Cupa dei cani, il che mostra come la rimozione della barricata, voluta strenuamente dal sindaco di Marano, sia stata per lo più un vezzo e non una necessarità per dare il via ai lavori.
ORE 09:30: Mentre una decina di tecnici stanno eseguendo i lavori nelle cave, le agenzie battono una notizia che dà la cifra e rende (ancora una volta) l'idea di che razza di ceto politico-amministrativo ha gestito e sta gestendo l'emergenza: dopo gli scandali delle consulenze che avevano travolto lo scorso anno Bertolaso, oggi tornato in sella con ancora maggiori stellette, filtra l'emissione di un avviso di garanzia per il Prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, per la sua gestione del commissariato per l'emergenza rifiuti (di cui è stato a capo dopo le dimissioni di Bertolaso, lasciando poi la poltrona all'arrivo di De Gennaro) e di 25 arresti per funzionari e dipendenti del Commissariato. Tra i destinatari dell'ordinanza ci sono attuali o ex dirigenti della regione Campania e della Protezione Civile.
ORE 10:20: In piazza Titanic, teatro degli scontri con la polizia negli scorsi giorni, subito dopo la notizia degli arresti, si sono radunate un centinaio di persone che stanno presidiando la piazza.
ORE 12:45: Anche i vertici di Ecolog, la società responsabile dei trasferimenti delle ecoballe di rifiuti in Germania, sono indagati e sono tra i 25 arrestati di questa mattina. L'inchiesta riguarda pure Marta De Gennaro, responsabile del settore sanitario della Protezione Civile ed ex vice di Bertolaso, coinvolta nella faccenda dei trasferimenti all'estero. Traffico illecito di rifiuti, truffa ai danni dello Stato: queste le accuse rivolte, nel quadro di un connubio di affari ed appalti tra politica ed imprese. Presente, anche questa volta, l'Impregilo, tramite una sua società, la Fibe.
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argomento notizie
lunedì 26 maggio 2008
Serre in rivolta: «Bertolaso ci vuole morti». In 500 al Consiglio: trattiamo ma non cediamo.
«Torniamo a casa con animo più sereno dopo l'incontro con il sottosegretario Bertolaso, al quale abbiamo esposto tutte le nostre perplessità sull'inserimento nel decreto del sito di Valle della Masseria». Il sindaco di Serre, Palmiro Cornetta, dopo l'incontro avuto in prefettura a Napoli con Bertolaso sembra possibilista su di una soluzione positiva. «Ci siamo dati appuntamento fra dieci giorni - dice il sindaco di Serre - in pratica quando sarà ultimata l'opera del commissario De Gennaro». Bertolaso sarà a Serre nei prossimi giorni. «A Bertolaso abbiamo spiegato che per il territorio di Valle della Masseria esiste un protocollo d'intesa tra ministero dell'Ambiente, l'allora commissario per l'emergenza rifiuti Pansa, la Regione Campania e la Provincia di Salerno nel quale è specificato che dopo l'individuazione e l'entrata in funzione della discarica di località Macchia Soprana, a Serre non sarebbero state realizzate altre discariche». A Serre le reazioni sono di altro tono. «Il sottosegretario ha voluto saggiare in anticipo la nostra resistenza. Vuole subito altro spazio a Macchia Soprana. E ci ricatta su Valle della Masseria». Nella piazza centrale di Serre, un minuto dopo la riunione napoletana, i particolari dell'incontro di Guido Bertolaso e del prefetto Alessandro Pansa con una delegazione partita da Serre, sono già conosciuti ed analizzati. Fra i tavolini dei bar all'aperto si parla solo di questo. «L'ha fatto per prassi, quello lì ha già deciso. Ci vuole "accidere", ci vuole morti», riflette un anziano. «Ci ha dato altri dieci giorni di riflessione. Verrà di nuovo qui per vedere come vanno le cose a Macchia Soprana. Forse ha cominciato a stimarci. Succede spesso fra nemici, no?». Su Bertolaso la diffidenza è sempre tanta. «Rispetti i patti già fatti, pacta sunt servanda», aggiunge un attempato avvocato. In prefettura a Napoli, dal paese degli Alburni, si sono presentati in 15, nove fra amministratori comunali e consiglieri d'opposizione e sei componenti dei comitati popolari. «Io da solo da quello lì non ci vado». È da sempre questa la linea di Cornetta verso Bertolaso, una diffidenza che viene da lontano. Questa volta il sindaco ha con sé tutte le anime della società civile del suo paese. L'esordio è di Bertolaso: «Innanzitutto voglio sgombrare il campo da dicerie: non agisco per ripicca. Io so bene ciò che state sopportando. Ve ne sono grato», dice il sottosegretario. Tocca a Cornetta mettere subito le cose in chiaro: «Non si discute con una pistola puntata alla tempia. Il protocollo firmato pochi mesi fa deve essere rispettato. Valle Della Masseria deve essere tolta dal decreto e poi parliamo. Serre ha già dato» e «se la vittoria è data dalla guerriglia, la gente considererà anche questo. L'appello alla collaborazione l'abbiamo rispettato - dice Cornetta - da un anno si scarica a Serre. Non ci possiamo far seppellire sotto l'immondizia». «Consentite l'ampliamento di Macchia Soprana», è la richiesta di Bertolaso. In cambio, fa capire, del possibile salvataggio di Valle della Masseria. Lo stesso scontro di un anno fa.
Dopo la processione del "Corpus Domini", Serre si ritrova nella palestra comunale per il Consiglio. Ci sono cinquecento persone ad ascoltare il sindaco Cornetta. Ed è subito colpo di scena: apertura di credito a Bertolaso, ma attenzione vigile: insomma credito condizionato. Ci sono dieci giorni di tempo per confrontarsi sull’ipotesi messa in campo ieri pomeriggio a Napoli: ampliamento di Macchia Soprana in cambio della salvaguardia di Valle della Masseria. Il sindaco porta la proposta del sottosegretario, ma non a tutti piace. Anzi, gran parte del consiglio comunale, a cominciare da Tommaso Scelza, Mimmo Catalano e Giovanni Grieco, tutti e tre appartenenti alla maggioranza del sindaco, diffida sostanzialmente il primo cittadino ad accedere al «do ut des» di Bertolaso. Il mandato che arriva dall'assemblea al sindaco è di trattare ad oltranza. Si chiede innanzitutto il rispetto del protocollo d’intesa, «perchè lo Stato non può venir meno ai patti stipulati con i cittadini», dicono tutti. Pesante la critica anche alla Provincia che non ha indicato un sito alternativo, facendo divenire nuovamente Serre il principale punto di sfogo dei rifiuti della Campania. E ripartono ancora le proposte che più di una volta erano affiorate. A cominciare dalle dimissioni in massa dei consiglieri e consegna delle chiavi del Comune al Commissariato qualora dovesse passare l’ipotesi di aprire un sito a Valle della Masseria. Il sindaco, anche con i suoi concittadini, ha ripetuto quanto aveva detto a Bertolaso: ha continuato a stigmatizzare il fatto che sullo stesso territorio debbano esistere due siti di discarica e poco lontano, a Coda di Volpe, un sito di stoccaggio temporaneo. E continua a chiedere che sia avviata la bonifica del territorio dalle discariche "legali" del passato, fino ad oggi promessa mai effettuata. Poi l’annuncio di una visita di Bertolaso non ha suscitato entusiasmi, ma non ci sono stati nemmeno fischi: solo qualche sparuto applauso ironico e di disapprovazione. Bertolaso è finanche disposto ad incontrare la gente, a partecipare al "faccia a faccia", correndo il rischio di un confronto diretto. La sua sarà una visita al sito, ma anche alle aree di pregio dove ci sono progetti di sviluppo turistico. Il tutto entro i prossimi dieci giorni. La trattativa, per i prossimi giorni, ha comportato anche la decisione di una moratoria su ogni tipo di protesta o presidio. Gli abitanti di Serre hanno assicurato che rimarranno buoni buoni ad osservare quel che accade, ma nessuno scenderà nuovamente in piazza. E l’ex sindaco Marano ha infine fatto un appello alla protesta civile e democratica: niente presidi e violenza, niente pietre. Si discuta con civiltà.
Oreste Mottola
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argomento Rassegna Stampa
Fragile tregua a Chiaiano. I tecnici arriveranno martedì, ma la Resistenza non smobilita!
Da Corriere.it
Averne, di montagne che partoriscono topolini del genere. Ancora alle 21 (di ieri sera, domenica 25 maggio, ndr), a Chiaiano tutto sembrava pronto per lo scontro finale. Un uomo scaricava tre fusti di vernice dal bagaglio di una Twingo blu e li affidava ad altrettanti ragazzi in motorino, che sgommavano verso il fondo di via Cupa di cane, e appariva chiaro, non solo per l’ora, che quella vernice non sarebbe stata utilizzata per dare una mano di bianco alle pareti. «Ci fanno le bombe», era la corretta deduzione di un anziano signore che assisteva alla scena da una finestra al primo piano. C’era un’aria che mancava l’aria, qui a Chiaiano, uno strano impasto di sagra paesana e trincea, dove tutti erano concordi nell’aspettarsi il peggio, e guardavano con apprensione la strada da dove sarebbero dovute spuntare le camionette della Polizia. I fuochi invece non si accendono, e nessuno avrebbe puntato un centesimo su questa eventualità. Quando è notte fonda, la delegazione dei sindaci e dei comitati si presenta all’assemblea di piazza Titanic divisa, ma decisa a discutere di quello che è emerso dalle tre ore passate in Prefettura, nell'incontro con il sottosegretario Bertolaso. I tecnici incaricati di controllare la cava dovrebbero arrivare martedì, non si sa ancora attraverso quale strada. Il governo vorrebbe la rimozione della barricata all’ingresso di via Cupa di cane. I sindaci non possono prometterla. Sarebbe una resa, e i centri sociali non lo permetterebbero. La soluzione potrebbe giungere da un tacito accordo, il passaggio della trivella da una strada secondaria, lasciando così intonso il muro di cassonetti avvolti dal filo spinato e il loro valore simbolico. Ma è anche sui simboli che si gioca questa partita, e non è sicuro che il governo sia disponibile ad accettare questo compromesso. Un passo indietro. Ore 17 di ieri. In piazza Plebiscito, a Napoli, sfilano le delegazioni dei Comuni interessati dall’ordinanza. Quella di Serre, nemico storico di Guido Bertolaso, è composta da poche persone. Mezz’ora ed è tutto finito. Arriva il turno di Chiaiano, e sull’ascensore della Prefettura non c’è posto per tutti. Oltre al presidente della municipalità, istituzionalmente l’unico autorizzato a trattare, vengono fatti accomodare anche i sindaci di Marano e Mugnano, i presidenti delle sezioni locali dei partiti, dal Pdl alla Sinistra Arcobaleno, il leader dei centri sociali napoletani, e altri personaggi che in qualche modo rappresentano la piazza. Sedici persone in tutto, un numero esagerato solo in apparenza. Il tavolo allargato non è dovuto a galateo istituzionale, ma ad una strategia ben precisa, rappresentare ogni aspetto della protesta, riprodurre il fronte sociale e politico più ampio possibile, per isolare i violenti. La trattativa, durata quasi quattro ore, non è stata rose e fiori. Ci sono stati momenti di dissenso forte. I sindaci hanno chiesto dieci giorni di tempo per consentire ai tecnici di entrare nelle cave per le analisi, lo stesso trattamento che è stato riservato a Serre. La risposta è stata un no secco. L’ulteriore proposta del fronte anti-discarica è stata al ribasso, 72 ore. Un altro no. Alla fine si è arrivati a queste 36 ore (che si concluderanno, appunto, martedì), che rappresentano il sottile diaframma tra lo scontro e la speranza di una soluzione non cruenta. Resta il nodo della barricata, da sciogliere entro domani. Ma l’accordo, firmato dai rappresentanti istituzionali e dai comitati cittadini, all’interno dei quali c’erano i centri sociali, è un modo per impedire a chi vuole la violenza ad ogni costo di nascondersi dietro a chi protesta in modo civile. Chi non ci sta e sceglie altre strade da ieri è più solo. Non sarà moltissimo, ma è comunque meglio di un disastro annunciato.
Marco Imarisio
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argomento notizie
domenica 25 maggio 2008
L'ideologia del sacro fuoco - Guido Viale
Nessuna novità di rilievo, rispetto alle anticipazioni, nelle notizie relative alla strada scelta dal governo Berlusconi per portare la Campania fuori dall'emergenza rifiuti. Si continua a ritenere che gestire i rifiuti, anche in situazioni di crisi estrema come quella campana, si riduca a costruire degli inceneritori e aprire delle discariche: la stessa idea che era alla base del Piano Regionale varato 14 anni fa dalla Giunta campana di Rastrelli - e poi confermato da Bassolino e dagli altri commissari - che prevedeva la costruzione di ben 24 inceneritori. Che poi sono stati ridotti a 13, poi a 3, poi a uno solo - ma di dimensioni immani - mentre nel frattempo, in attesa di accendere il loro fuoco purificatore, non si è fatto altro che cercare siti vecchi e nuovi per aprire o riaprire discariche dove sotterrare la montagna crescente dei rifiuti che ogni giorno la regione produce, e che ogni giorno si accumula o riaccumula sulle strade. Di fronte a questo, la soluzione proposta dal governo si articola in quattro punti.
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argomento Rassegna Stampa
Riceviamo e pubblichiamo...
Riace, 24 maggio 2008
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argomento comunicato
Quello che è successo a Chiaiano...
Elisa di Guida (docente di Storia e Filosofia, Napoli)
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argomento documenti
Serra Arenosa è fuori dal decreto! Ma la Resistenza, negli altri posti minacciati, si organizza!
UNSITOSBAGLIATO DICHIARA SODDISFAZIONE PER SERRA ARENOSA ED ESPRIME PIENA SOLIDARIETA' ALLA LOTTA DI POPOLO DI CHIAIANO ED A TUTTE QUELLE CHE SEGUIRANNO!
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argomento comunicato
Termovalorizzatori, la vera alternativa?
La definizione di termovalorizzatore dovrebbe essere quella di una centrale elettrica che produce energia termica ed elettrica per cogenerazione bruciando come combustibile i rifiuti. Non serve scomodare i più grandi ingegneri e professori del mondo, basta uno studentello accorto per smentire questa definizione: è fisicamente impossibile che esista un impianto simile.
Cerchiamo di capirne qualcosa:
http://files.meetup.com/206766/GrilloNewsgiugno.pdf
La gestione a freddo dei rifiuti
Cliccando sul link lo si potrà consultare in versione integrale:
http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/gestione-rifiuti-a-freddo.pdf