martedì 8 gennaio 2008

In attesa

Sembra che la nostra sorte sia stata decisa stamattina a Roma. Ma non ne sappiamo ancora nulla. L'emergenza napoletana ha portato il governo ad agire d'urgenza ed a prendere una decisione, non solo per Napoli ma per l'intero territorio campano. La poca chiarezza del presidente del consiglio, durante la conferenza stampa di stamane, ci lascia perplessi ma soprattutto impauriti. Il passaggio in cui afferma che i siti scelti per risolvere l'emergenza sono quelli "individuati nell'ambito del D.Lgs 87 del 2007" potrebbe essere la nostra condanna definitiva. Caggiano è stata indicata, difatti, perchè tale decreto imponeva, alla Provincia di Salerno, di individuare un sito alternativo a quello di Serre e che avrebbe permesso la chiusura definitiva di questo, quindi in osservanza o nell'ambito del decreto 87. Aspettiamo con ansia di leggere il decreto odierno per capire in modo più dettagliato cosa prevede, ma in questo mare di incertezze qualcosa di certo c'è: se mai il nostro piccolo paese si salvasse non avremmo, comunque, granché da festeggiare. Altre genti sarebbero state condannate. L'incuria dei politici, che in quattordici anni di commissariato nulla hanno risolto, avrebbe mietuto altre vittime......

5 commenti:

Anonimo ha detto...

ragazzi non abbattiamoci, non possono scegliere un sito se esso non è adeguato...non possono permettersi di inquinare le nostre acque in un era dove quest'ultima è una risorsa di vita che sta esaurendosi...io nn ci posso credere, speravo che ci fosse un pò di buon senso in queste persone, ma invece nn si rendono conto di nulla, pensano solo al denaro, combinano guai e poi piangono...no, non dobbiamo farci fregare, almeno non questa volta

Anonimo ha detto...

Ragazzi, sembra che hanno scelto 4 discariche già costruite, e non da costruire.Per la provincia di Salerno è stata scelta solo Serre.
Questo non significa che dobbiamo abbassare la guardia per chè queste discariche serviranno solo per risolvere momentaneamente l'emergenza rifiuti. Quindi potrebbero servire, nell'arresa della costruzione dei termovalorizzatori,altre discariche.

Anonimo ha detto...

ciao, penso che la situazione può essere risolta soltanto percorrendo la strada della diplomazia politica, non impugnando atti (cmq va fatto, ma con esiti di poco conto, vedi la sent. tar di salerno sul caso serre) o usando la violenza come a pianura (anzi,qst sarebbe l'unico modo per perdere tutte le speranze, infatti il governo imporrebbe lo stato di diritto), ma sono le ISTITUZIONI LUCANE che hanno maggiore peso politico in qst faccenda!! oggi il governatore De Filippo sarà ricevuto da Prodi,aspettiamo una presa di posizione ferma e determinata. No rifiuti!! no discarica!! no ecoballe!! solo aria sana e natura, le uniche nostre ricchezza, le uniche cose che possiamo ancora vendere ai milanesi...

Anonimo ha detto...

ringrazio ancora il presidente dell'associazione di lucani a reggio emilia per aver pubblicato la mia lettera (che gli ho spedito per chiedergli un sostegno da parte dei lucani che vivono a reggio) su "l'informazione". di seguito il link con la pagina del giornale in questione.

http://www.linformazione.com/archivio/20080109/13_RE0901.pdf

Anonimo ha detto...

rimetto il link perchè non si legge tutto..


http://www.linformazione.com/
archivio/20080109/13_RE0901.pdf

Termovalorizzatori, la vera alternativa?

Il termovalorizzatore è un impianto che fa parte della mitologia, non della realtà: è la mistificazione pubblicitaria dell’inceneritore a recupero energetico, cioè un inceneritore che impiega il calore sviluppato nell’incenerimento dei rifiuti per produrre calore ed elettricità.
La definizione di termovalorizzatore dovrebbe essere quella di una centrale elettrica che produce energia termica ed elettrica per cogenerazione bruciando come combustibile i rifiuti. Non serve scomodare i più grandi ingegneri e professori del mondo, basta uno studentello accorto per smentire questa definizione: è fisicamente impossibile che esista un impianto simile.

Cerchiamo di capirne qualcosa:
http://files.meetup.com/206766/GrilloNewsgiugno.pdf



La gestione a freddo dei rifiuti

Nell’ambito delle iniziative legate alla Quarta Giornata Mondiale contro l’Incenerimento dei Rifiuti, promossa dalla coalizione mondiale GAIA, la Rete Nazionale ”Rifiuti Zero” e Greenpeace Italia pubblicano la traduzione del rapporto di Greenpeace Gran Bretagna: "GESTIONE A FREDDO DEI RIFIUTI. Lo stato dell’arte delle alternative all’incenerimento per la parte residua dei rifiuti municipali”.

Cliccando sul link lo si potrà consultare in versione integrale:
http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/gestione-rifiuti-a-freddo.pdf